L’ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA
Mesenzana, l’abbraccio in musica a Giada e Alessio
Oggi verranno ricordati i due bambini uccisi dal padre. La messa, i canti e la forza di mamma Luana

Sono trascorsi due anni dalla tragedia di Giada e Alessio, ma la comunità di Mesenzana non ha dimenticato i fratelli di 13 e 7 anni uccisi dal padre, che poi si è tolto la vita, nella loro casa di via Pezza, la mattina del 24 marzo 2022. I due fratelli verranno ricordati nella Messa in programma alle 11 di questa mattina, domenica 24 marzo, nella chiesa del borgo. E Luana Vivirito, madre di Giada e di Alessio, non sarà sola. Accanto a lei ci saranno le persone che fin dai giorni successivi al dramma che ha stravolto la sua vita - fu lei la prima a scoprire l’orrore dopo aver aperto la porta di casa per accompagnare a scuola i figli, che in quel momento erano affidati all’uomo da cui si era da poco allontanata - hanno cercato di darle conforto. E ci saranno gli amici e le amiche dei due fratellini, che dopo la funzione, insieme con mamma Luana, si recheranno nel vicino cimitero per fare visita alla tomba dei bambini, che anche nei giorni grigi si distingue per i colori dei pupazzi e dei fiori posizionati attorno alla lapide con le loro foto.
LA MUSICA E LA DEDICA
«Le ragazze canteranno Due Altalene di Mr. Rain», fa sapere mamma Luana. Si tratta del brano che l’artista originario di Desenzano del Garda ha dedicato a Giada e Alessio dal palco dell’Ariston, nella sua esibizione all’ultimo festival di Sanremo. La sua musica era una presenza fissa nella quotidianità dei due fratelli, e quella dedica arrivata a sorpresa si lega alla loro storia, al calvario della loro madre e al lungo cammino intrapreso dalla donna per ricominciare a vivere, per non darla vinta al dolore e al senso di vuoto. Lo ha spiegato lo stesso cantante con un post su Instagram, a margine dell’esibizione, riprendendo le parole che lo avevano ispirato: «Ti senti sospeso a mezz’aria e il mondo ti crolla sotto i piedi: è così che ti senti. All’inizio è troppo irreale per crollare, ma allo stesso tempo troppo doloroso per restare in piedi. Ti senti sospeso a mezz’aria e il mondo pare fermarsi. Cosa ti dà la forza per ritornare a vivere? Beh, l’amore che quella persona ti ha dato quando era in vita, è quello che ti spinge».
LA FORZA DI MAMMA LUANA
Per mamma Luana la forza oggi arriva anche dalle occasioni in cui, a contatto con giovani ed educatori, le viene data la possibilità di raccontare la sua storia. «L’ho fatto nelle scuole con il supporto di associazioni - spiega Luana - e spero di poter continuare a ricordare Giada e Alessio con iniziative così». I progetti non mancano, e in estate ci sarà la terza edizione del torneo in memoria dei due bambini.
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