IL CASO
"Mi vogliono togliere la ditta"
Suocero accusato d'aver assoldato un killer per uccidere genero e fratello di quest'ultimo: è il "re" del caffè Berton che si difende con
«Non è vero nulla, si è inventato tutto mio genero, è un suo complotto per estromettermi dalla mia società»: si è giustificato così Lorenzo Berton, l’imprenditore arrestato martedì 26 febbraio con l’accusa d’aver pianificato e commissionato l’omicidio del genero e del fratello di quest’ultimo.
Interrogato dal gip Alessandro Chionna, il sessantacinquenne difeso dall’avvocato Giovan Battista Gamerro, ha ritrattato la confessione resa ai carabinieri durante la nottata trascorsa in caserma (essendo spontanee dichiarazioni rese in assenza del difensore e quindi inutilizzabili dagli inquirenti, ndr) e sostenuto la tesi del grande equivoco. Contro il re del caffè però - è infatti il titolare del marchio Berton Café - ci sono le intercettazioni ambientali, disposte d’urgenza dopo che la vittima designata - resa edotta del suo destino dal kiler prescelto, ossia Mario Carrubba - si era rivolta ai militari per denunciare il fatto.
Per questo con ogni probabilità la richiesta di scarcerazione presentata dal difensore non verrà accolta. La conversazione captata tra Berton e Carrubba è abbastanza esplicita e verte proprio sul progetto omicidiario: «Cerca di cambiare idea», suggerisce Carrubba, «invece di fare questa storia, non puoi cambiare idea invece di ammazzare a tutti e due?».
Berton replica: «Non c’è altro modo, bisogna sistemare così e basta, non c’è niente che tiene, forse non hai capito».
Abbastanza insomma per ritenere attendibile Carrubba che dopo aver finto di accettare l’incarico, aveva riferito il piano al genero di Berton.
Al momento Mario Carrubba infatti non è indagato per alcun reato, anzi, il suo contributo è stato fondamentale. Ciò non toglie che gli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Raffaella Zappatini, nei prossimi giorni approfondiranno anche la sua posizione, per capire cosa l’abbia indotto ad agire così, se davvero non abbia mai pensato neppure per un attimo di intascare duemila euro subito e mille euro al mese per tutta la vita. Insomma, aspetti da vagliare ce ne sono ancora molti prima di poter dichiarare chiuse le indagini.
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