LA CERIMONIA
Rosa Camuna, premi, sorrisi (e ricordi) varesini
Riconoscimenti alla chirurga Francesca Rovera e alla matematica Maria Colombo, omaggio alla memoria per Carlo Lucchina

Due Rose Camune per due donne. Due eccellenze del Varesotto che hanno varcato i confini provinciali (e regionali) nei loro rispettivi campi: da un lato, la senologa e chirurga di fama varesina Francesca Rovera; dall’altro, una matematica di livello internazionale come la luinese Maria Colombo. Una coppia di premi speciali voluti fortissimamente il presidente Attilio Fontana, che ha riservato anche un riconoscimento alla memoria di Carlo Lucchina, storico direttore generale della Sanità lombarda durante la lunghissima presidenza del governatore Roberto Formigoni.
Un’edizione, quella della Rosa Camuna 2025 andata in scena ieri a Palazzo Lombardia, con uno sguardo particolarmente rivolto ai giovani, al sociale e al welfare, «tutti elementi centrali e portanti del modo in cui governiamo la nostra regione», come ha ricordato l’ex sindaco di Varese nel giorno della Festa della Lombardia.
«Questo premio è un riconoscimento che condivido con tutte le donne che ogni giorno affrontano e combattono con coraggio questa malattia, il tumore alla mammella, e con i professionisti che lavorano con passione e competenza per offrire loro percorsi di cura sempre più efficaci e umani», ha dichiarato la dottoressa Rovera ritirando la Rosa Camuna.
Il massimo riconoscimento di Regione Lombardia ha voluto celebrare l’impegno della professoressa Rovera, presidente della Scuola di Medicina dell’Università dell’Insubria, nel campo della cura e prevenzione del tumore al seno, a cui ha dedicato la sua carriera clinica, scientifica e istituzionale. Il suo contributo è stato determinante nel promuovere e consolidare la Breast Unit dell’Asst Sette Laghi, una struttura multidisciplinare che rappresenta oggi un’eccellenza nel panorama sanitario lombardo e nazionale.
«Papà appariva burbero, ma sono convinto che sarebbe stato orgoglioso di ricevere questo riconoscimento, che metteremo in bella vista nel suo studio», ha detto il figlio Franco Lucchina, ritirando con la sorella Elena la Rosa Camune dedicata alla memoria del padre. Tra i tanti big premiati la star è stata un calciatore che ha fatto la storia del nostro calcio, Roberto Boninsegna, 81 anni portati alla grande.
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