DANNO AMBIENTALE
Minerali rari estratti in alta montagna. Tre denunciati
Sorpresi dal Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Domodossola. Sequestrati un demolitore e attrezzi da scavo

Estraevano abusivamente minerali rari dal ghiacciaio dell’Arbola, in alta Valle Formazza. Tre uomini sono stati scoperti e denunciati dai finanzieri del Sagf (Soccorso alpino della Guardia di Finanza) di Domodossola.
I militari, impegnati in un controllo doganale al confine con la Svizzera, avevano sentito un rumore insolito per quelle quote, che proveniva dal ghiacciaio, in prossimità delle Torri del Vannino. Si trattava del rumore di un demolitore che di solito viene usato per lavori edili. Ma in quella zona non ci sono bivacchi in ristrutturazione.
Così, con un binocolo, hanno individuato un accampamento con due tende e una persona intenta a spostare un sacco di juta che sembrava pesante e rigonfio sulla morena. Sono andati a controllare di persona e hanno trovato l’uomo che cercava di nascondere qualcosa tra i massi. I finanzieri hanno così scoperto un gruppo elettrogeno, un demolitore elettrico, un grosso trapano a percussione, altri arnesi da scavo, una tanica di benzina e un sacco da carico con fettucce del tipo utilizzato dagli elicotteri per il trasporto dei materiali in quota.
Visto il numero delle tende, degli zaini e delle attrezzature da demolizione presenti sul posto, i militari del Sagf hanno chiesto all’uomo se insieme a lui vi fosse qualche altra persona. La risposta è stata negativa ma poco dopo i militari hanno trovato, nascosti dietro a dei grandi massi, altre due persone che avevano i vestiti visibilmente impolverati.
Nel sacco c’erano minerali estratti in violazione della legge regionale. I militari del Soccorso alpino della Guardia di Finanza hanno così preso anche atto del danno paesaggistico causato al patrimonio ambientale dell’Alta Valle Formazza e hanno così proceduto con la denuncia per aver violato il codice dei beni culturali e del paesaggio, per aver, in modo organizzato e continuato, deturpato irreparabilmente un’area alpina protetta a una quota superiore ai 1600 e in area di ghiacciaio, nonché per il furto aggravato di minerali avendo agito in tre e con violenza su cose esposte alla pubblica fede. Tutte le attrezzature da lavoro e i minerali sono stati sequestrati.
Per poter trasportare tutto alla Caserma Urli di Domodossola è intervenuto un elicottero della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Varese.
Ora l’indagine prosegue per approfondire tutti gli aspetti legati a un presunto commercio illegale di materiali rari.
In Valle Formazza, negli ultimi anni, a causa delle estati bollenti, come questa, si stanno ritirando i ghiacciai.
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