LA DENUNCIA
Minorenni ubriachi ad ogni ora
Un esercente si lamenta per il degrado in centro. Ma l’assessore Protasoni esorta a chiedere l’intervento della polizia locale

Minorenni ubriachi davanti al bar, ad ogni ora. «Ma non è colpa mia». Roberto Lorenzetti, titolare del Bar David, denuncia l’insolita situazione: «Da quando hanno aperto il Carrefour 24 ore su 24 ho sempre più persone che stanno fuori dal mio bar, ubriachi, e io non vendo più nulla».
Una realtà sempre più diffusa e incontestabile, una problematica che coinvolge anche i minorenni: «Sono dei gruppi di ragazzi: un amico maggiorenne entra nel supermercato e fa la scorta per tutti». Un comportamento che troppo spesso però sfocia in problemi che coinvolgono anche il bar: «Bevono, esagerano e poi arrivano a mettersi le mani addosso, con le bottiglie di vetro che possono anche provocare danni maggiori. Poi possiamo andarci di mezzo noi, che però non siamo la causa del loro stato».
L’intera banda degli alcolici è stata sperimentata: «Dalla bottiglia di Vodka al Prosecco, passando per le birre, bevono di tutto - continua Lorenzetti - Arrivano qui, stanno fuori dal locale e bevono ciò che si sono procurati».
La mattina successiva ci sono cimiteri di bottiglie abbandonate di fronte alle vetrine dei negozi: «Ora con la nuova ordinanza si punisce chi butta per terra un mozzicone di sigaretta, ma per quelle bottiglie non si fa nulla».
Non basta dunque la posizione infelice di una galleria sempre al centro di problemi, ora c’è anche questa piaga: «Siamo stati molto danneggiati e vorremmo più controlli su chi beve e cosa beve». Controlli che verrebbero fatti se solo, dice l’assessore alle attività produttive Angelo Protasoni, fossero informati i vigili: «Capisco il problema ma posso assicurare che se il locale chiamasse i vigili verrebbe chiarita la situazione. Ha ragione che non si può circolare per strada con le bottiglie di vetro, faremo presente la cosa per risolvere il problema». Le bottiglie a terra in pieno centro non aiutano certo ad aumentare l’attrattività di Gallarate agli occhi di chi viene a passarci qualche ora, ma queste sono dinamiche che, come spiega il vicepresidente di Ascom, Marco Introini, esulano dalle competenze commerciali: «C’è senza dubbio un problema che andrà risolto, ma di questo si devono occupare prefetto e forze dell’ordine, vietando per esempio l’utilizzo di contenitori di vetro, come già avviene in altre città».
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