MISSIONE ARTEMIS
La Luna ci chiama

Un altro grande passo per l’umanità sta per avvenire. A pochi giorni dall’anniversario dello sbarco sulla Luna compiuto il 20 luglio 1969 da Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins, tutto è pronto per la partenza di un nuovo ambizioso progetto spaziale: Artemis.
«È un programma ideato dalla NASA con compartecipazione internazionale - spiega Luca Ghirotto, socio dell’Osservatorio Astronomico di Varese - Grossa differenza con il progetto Apollo, che era solo statunitense. La prima missione Artemis 1 sarà lanciata tra fine agosto-inizio settembre, quando ci sarà una finestra di lancio in cui l’orbita della Luna attorno alla Terra è ottimale. Questa missione non sarà con equipaggio. La capsula tornerà a Terra per essere riutilizzata nella missione Artemis 2 del 2024, che sarà con equipaggio. Solo nel 2025 con la missione Artemis 3 si allunerà di nuovo».
Il satellite ci chiama. E lo fa con l’imperscrutabile fascino che lo rende da sempre un’attrazione prediletta: «La Luna è l’oggetto notturno meglio visibile, straordinariamente visibile - afferma Chiara Cattaneo, responsabile delle attività didattiche e divulgative allo Schiapparelli - Già a occhio nudo possiamo vedere le differenze di colorazione e al telescopio il pubblico ne rimane affascinato perché riesce a vedere bene mari, alture, crateri, avvallamenti, altopiani. Nessun altro oggetto celeste ci dà una visione così dettagliata».
Ma non c’è solo romanticismo. «La missione Artemis 4 del 2026 - prosegue Ghirotto - vuole portare in orbita lunare una piccola stazione spaziale, il Lunar Gateway, che avrà il compito di attracco per le fasi future delle missioni. Artemis vuole avere una presenza stabile dell’uomo sulla Luna, non come le missioni Apollo che erano passeggiate di massimo 20 ore. Si parla di una base nel Polo Sud lunare nel cratere Shackleton, il cui fondo non ha mai visto la luce del Sole da quando la Luna si è formata 4 miliardi di anni fa». Con la NASA l’agenda non è mai certa e Cattaneo ammette che «con i problemi internazionali che ci sono la paura è che i finanziamenti siano spostati dall’ambito dell’esplorazione spaziale a quello bellico». Ma è lecito sognare. «Le missioni cinesi Chang’e vogliono creare una colonia lunare per il 2027-2030 - dice Ghirotto - e negli ultimi anni le aziende del settore spaziale stanno facendo passi da gigante. Space X ha in progetto delle crociere attorno alla Luna, di cui ha venduto i primi biglietti. Il bello del suo approccio è la completa e veloce riutilizzabilità dei razzi. Lo Space Ship che sta costruendo dopo un paio di ore dall’atterraggio è pronto per risalire. Questo porterà nei prossimi 20 anni un abbassamento sostanziale dei prezzi per arrivare in orbita terrestre. A quel punto The sky is the limit». Intanto chi non è astronauta o astronomo può farsi astrofilo. Attenzione, avvisa Cattaneo: «Le serate di plenilunio sono da scartare perché la Luna annienta con la sua luce tutto il resto del cielo. Quando la Luna è piena, la luce è talmente piatta e forte che fa scomparire i particolari anche della Luna stessa. Si osserva quando è in fase, quando non è tutta illuminata e si vede la linea del terminatore che divide la parte illuminata dalla oscura. Al telescopio questa linea appare ricca di particolari e si notano bene i crateri perché si vedono bene le ombre». Domenica 17 dalle 10 alle 14 l’Osservatorio Schiapparelli si apre a “Quattro tematiche scientifiche”, giornata di esperimenti, laboratori e visite. Prenotazione obbligatoria chiara.cattaneo@astrogeo.va.it.
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