LA SENTENZA
Molestie e avance in fabbrica: condannato a due anni
Il 62enne accusato di violenza sessuale nei confronti di una collega a Induno Olona. La pm aveva chiesto sette anni

Molestie e avance alla collega sul posto di lavoro. Condannato a due anni il 62enne a processo con l’accusa di violenza sessuale per aver messo le mani addosso a un’operaia dell’azienda di Induno Olona in cui l’uomo aveva anche l’incarico di rappresentante sindacale. L’imputato, infatti, non si sarebbe limitato ai doppi sensi, alle allusioni a sfondo sessuale e alle proposte indecenti e inequivocabili, ma avrebbe anche cercato di baciare la ragazza (che ha la metà dei suoi anni) e le avrebbe toccato fianchi e seno. Un racconto giudicato attendibile dalla Procura (a giugno la pm aveva chiesto 7 anni di reclusione) e dalla parte civile (la ragazza si è costituita, con l’avvocato Luca Carignola, decisa a ottenere giustizia e risarcimento dei danni). L’uomo dovrà anche risarcire la parte civile con 5mila euro.
I FATTI
Teatro degli approcci sgraditi dalla donna fu, nell’estate 2021, un’azienda di Induno Olona. I due protagonisti della storia lavoravano nello stesso reparto e, stando alla denuncia, in più di un’occasione il compagno di lavoro avrebbe tentato di baciare la giovane nonostante il suo rifiuto, anche all’interno di uno sgabuzzino. Durante una conversazione su temi legati al sesso, inoltre, le avrebbe messo le mani sui fianchi e le avrebbe palpato il seno. E poi gli inviti a fare l’amore e a pratiche non “tradizionali”. Attenzioni che nello stesso periodo sarebbero state rivolte anche a un’altra dipendente; ma in quel caso gli inviti a cena (con successivo “dopocena”) e le lusinghe non sono stati ritenuti sufficienti a configurare alcun reato.
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