IL PROCESSO
Induno, battutine e molestie sessuali sul lavoro
Parlano i colleghi dell’uomo accusato di aver palpato una ragazza

«Lui faceva spesso battutine a sfondo sessuale, ma in tono scherzoso. Le colleghe ridevano. E anche altri le fanno in azienda, ma sempre scherzando». A parlare è un collega del sessantunenne a processo per violenza sessuale per aver messo le mani addosso a un’operaia dell’azienda di Induno Olona in cui l’imputato era anche rappresentante sindacale. Con la giovane, infatti, l’uomo si era spinto oltre.
OLTRE LE BATTUTE
Non si era limitato alla battute “sconce” ma si era spinto fino alle molestie sessuali: nella denuncia alla Squadra Mobile della Questura di Varese, la donna (costituitasi parte civile con l’avvocato Luca Carignola) ha riferito che nell’estate 2021, sul posto di lavoro, lui avrebbe cercato di baciarla, anche sul collo, nonostante il suo rifiuto. Le mise anche le mani sui fianchi e le palpò il seno. Senza dimenticare le avances tutt’altro che velate, con inviti a fare l’amore e a pratiche sessuali non “tradizionali”, dal pissing al feticismo dei piedi. Proposte indecenti che sarebbero state rivolte anche a un’altra dipendente, la cui querela non è però sfociata in un processo: i doppi sensi, gli inviti a cena (con successivo “dopocena”) e le lusinghe (come “che bel c... che hai, non sai cosa ti farei nella stanzetta..”) non sono stati ritenuti sufficienti a configurare alcun reato.
LE TESTIMONIANZE DEI COLLEGHI
In Tribunale ieri, martedì 5 marzo, sono stati ascoltati vari colleghi dei due protagonisti della vicenda. Una donna ha raccontato di aver ricevuto «apprezzamenti pesanti» da parte dell’imputato, che la chiamava “Bambi” per i suoi occhi e le proponeva week-end con «sesso a volontà». Un’altra ragazza ha detto di aver visto il 61enne appoggiare le mani sui fianchi della denunciante, «la quale poi mi avvertì “Preparati perché poi lo farà anche con te”. E più volte mi ha chiesto di non andare via perché aveva paura a restare sola con lui». L’uomo (difeso dagli avvocati Fulvio Anzaldo e Sara Turuani Porretti) ha scelto di non sottoporsi a interrogatorio. Potrebbe però rendere dichiarazioni spontanee nelle prossime udienze (si prosegue a maggio con i testimoni della difesa).
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