L’OPINIONE
Montanelli, Prealpina protagonista a “Il giorno e la Storia”
Il direttore Silvestro Pascarella commenta le ricorrenze della settimana

«Indro Montanelli è stata una persona che ha sempre cercato, con gli strumenti che aveva a disposizione, ovvero gli occhi, le gambe e la famosa macchina da scrivere, di raccontare la verità. Mi piacerebbe vederlo calato nella realtà attuale, in cui sentiamo parlare sempre con maggiore insistenza di intelligenza artificiale e di testi costruiti da chissà quale strano automa. Ecco, Indro Montanelli suppongo avrebbe ribadito la sua lezione, che è anche la lezione di chiunque fa del giornalismo: la passione e le notizie raccolte consumando la suola delle scarpe». Così il direttore della Prealpina, Silvestro Pascarella, ricorda Indro Montanelli, il grande giornalista scomparso il 22 luglio 2001 a Milano. È una delle ricorrenze della settimana dal 21 al 27 luglio scelte e commentate da Pascarella che torna come editorialista a “Il giorno e la Storia”, il programma di Rai Cultura firmato da Giovanni Paolo Fontana, in onda tutti i giorni alle 00.10 e in replica alle 8.30, 11.30, 14.00 e 20.10 su Rai Storia.
Una settimana di Storie
La settimana si apre, lunedì 21, nel ricordo dello stesso giorno del 1972, quando l’Ira, l’esercito repubblicano irlandese, fa esplodere a Belfast almeno venti bombe in meno di un’ora, uccidendo 9 persone e ferendone 130.
Martedì 22 ricorre il giorno della morte di Indro Montanelli di cui si ricorda anche la frase con cui rifiutò la nomina a senatore a vita offerta da Francesco Cossiga: «Non è un gesto di esibizionismo, dice, ma un modo concreto per ribadire quello che penso: il giornalista deve tenere il potere a una distanza di sicurezza».
Mercoledì 23 il pensiero va ad Amy Winehouse, regina del soul e del rythm and blues - e una vita tormentata – trovata morta per un’intossicazione da alcol nella sua casa di Londra nel 2011.
Giovedì 24 si torna al 1969, quando – con l’ammaraggio nel Pacifico – si chiude felicemente la prima missione dell’uomo sulla Luna, quella dell’Apollo 11, mentre venerdì 25 è la data in cui, nel 1943, in una tempestosa riunione durata dieci ore, il Gran Consiglio del Fascismo, che non si riuniva dal 7 dicembre 1939, mette in minoranza Benito Mussolini, dando un colpo decisivo al regime.
Sabato 26 è di scena il rock: nel 1943 nasce Mick Jagger, leggenda del rock mondiale e fondatore – con Keith Richards – di una delle band più significative della storia: i Rolling Stones, ribelli e trasgressivi.
La settimana del direttore della Prealpina si chiude, domenica 27, ricordando l’arresto di Maximilien de Robespierre - leader giacobino e principale artefice del regno del terrore nel corso della Rivoluzione francese - ordinato dalla Convenzione Nazionale nel 1793. Sarà ghigliottinato, senza processo, il giorno dopo.
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