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«Chiudere la piscina in inverno per fare i lavori è una scelta sciagurata». Non ha dubbi il capogruppo del Partito democratico, Giovanni Pignataro, che boccia l’ipotesi (che sembra sempre di più una certezza) di chiudere la Moriggia in inverno per fare i lavori interni di riqualificazione anziché gestire meglio le tempistiche e prevederli in estate (quando è aperto l’estivo). Dal primo settembre la struttura di via Benedetto Croce sarà chiusa per “lavori in corso” a seguito dell’avvio del progetto di parternariato pubblico-privato per rilanciale la piscina comunale. «Non è la prima volta che vediamo scelte non programmate ma che rincorrono tempistiche elettorali» aggiunge Margherita Silvestrini (Pd). E per avere informazioni più precise i dem, nella conferenza stampa di oggi mercoledì 11 giugno, insieme a lista Silvestrini e Città è Vita chiedono la convocazione di una commissione bilancio. Nel frattempo resta l’insicurezza di chi deve decidere si iscriversi in un’altra piscina o aspettare date e tempi certi. «Non ne sapevo nulla - commenta un’utente entrando alla Moriggia - quindi da settembre dovrò iscrivermi da un’altra parte?».

Decisione irrazionale

Da 8 anni (e anche di più) si parla di una riqualificazione dell’impianto natatorio e nel 2021 a pochi mesi dalle elezioni per la riconferma, come ricorda Pignataro, il sindaco Andrea Cassani aveva detto che c’era un progetto pronto ma che per correttezza istituzionale avrebbe aspettato di essere rieletto per esporlo. «Sono passati 4 anni e ancora non c’è nulla di concreto» aggiunge il dem. L’obiettivo, come spiegato dall’assessore alle Partecipate Corrado Canziani è di partire con il cantiere il prima possibile per riaprire con la stagione estiva 2026. Per il dem, ipotizzare che i lavori possano partire a ottobre o a novembre - in modo da rispettare la scadenza anticipata dall’assessore - vuol dire essere molto ottimisti («visto la gara importante ci possono anche essere ricorsi al Tar»). «Se ci fosse ancora i tempi tecnici - conclude Pignataro - valuterei l’ipotesi di tornare indietro e rivedere le scelte fatte».

Via Crucis tra disagi e cambi di idea

Con un pizzico di ironia Carmelo Luricella (Pd) descrive la piscina come una mal di testa per Cassani: «Mai del tutto scomparso, a volte mascherato o sovrastato da problemi maggiori, a volte quasi guarito, ma compagno tenace e sgradevole». E in 8 anni «ne sono successe di tutti i colori, una vera Via Crucis» tra cambi di gestione, progetti annunciati e non presentati, chiusure e disagi per gli iscritti. «Se il progetto presentato è così convincete e trova il favore di tutta la maggioranza perché non è stato presentato a tutti?» domanda Lauricella «quello che viene chiesto a noi comuni cittadini è un gigantesco atto di fede che devo sperare che quando gradito alla maggioranza sia la scelta migliore per tutti».

Tempi e disagi

«Capisco che ci siano di mezzo delle procedure burocratiche e che per ora non ci sia ancora nulla di confermato ma spostarsi da Gallarate a Solbiate per accompagnare mia figlia in piscina non è un cambiamento da poco - ammette una mamma - sarà poi solo per una stagione invernale o per due? E poi come sarà la struttura?». Dubbi e scomodità che preoccupano anche chi, da anni, si allena alla Moriggia e non ha figli. «Gli interventi sono necessari perché la struttura ormai è vecchia ma - commenta un altro iscritto - vorrei capire perché non si sono gestiti meglio i tempi: non si potevano iniziare i lavori in estate quando le vasche interne non sono utilizzate?».

Il progetto futuro

Nei rendering ci sono, fra gli altri, le due vasche interne (nella stessa posizione di oggi), mentre all’esterno rimangono sia le due piscine per i più piccoli sia la piscina con le corsie da 50 metri. Se nella parte coperta non sono previsti grossi cambiamenti, all’esterno ci sarà un restyling per ampliare l’offerta ludico e sportiva per trasformare l’impianto di Moriggia: la vasca per i tuffi lascerà spazio a tre piscine dalla forma irregolare con scivoli, onde artificiali, giochi, zona laguna e aree relax.

Annalisa P. Colombo

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