IL GIALLO
Morte di Vittorio Missoni, dieci anni senza un perché
Il suo aereo si è inabissato in Venezuela nel 2013: con lui la moglie

Risale alle 12.39 del 4 gennaio 2013 l’ultimo contatto che il bimotore su cui viaggiavano Vittorio Missoni, sua moglie Maurizia Castiglioni e due amici della coppia ebbe con la torre di controllo di Caracas. Da allora sono passati esattamente dieci anni e le cause dell’incidente aereo che ha provocato la morte dello stilista e dirigente d’azienda, figlio di Ottavio e Rosita Missoni, e degli altri passeggeri compresi il pilota e il copilota restano ancora avvolte nel mistero. Ciò che si sa è che il velivolo era partito dal piccolo aeroporto di Gran Roque, l’isola maggiore dell’arcipelago corallino de Los Roques, per raggiungere la capitale venezuelana Caracas. Da lì il gruppo sarebbe dovuto partire per tornare in Italia dopo le vacanze di fine anno, ma non ci arrivò mai.
Le ricerche iniziarono subito tenendo viva la speranza dei familiari in Italia, di chi conosceva i dispersi e del mondo intero vista la notorietà della casa di moda Missoni. Ma nelle settimane seguenti il mar dei Caraibi nascose ai soccorritori il destino del manager e degli altri passeggeri e occultò i resti dell’Islander YV 2615.
Solo il 27 di giugno dello stesso anno, grazie alle tecnologie della nave oceanografica americana Sea Scout, fu ritrovato il relitto dell’aereo a 75 metri di profondità nelle acque dell’arcipelago tropicale e non molto distante dall’aeroporto da cui era decollato.
All’interno della fusoliera giacevano anche i resti dei passeggeri. Si dovette aspettare però fino al 17 ottobre prima che iniziassero le operazioni di recupero dei rottami del bimotore e dei corpi delle vittime che sono tutti stati trovati all’interno dell’abitacolo. In quei lunghi mesi di speranza prima e di dolore poi, le famiglie attesero di avere risposte sulla dinamica dell’incidente che però pare non siano mai arrivate. Che sia stato un guasto aereo, un’avaria, la scarsa manutenzione del velivolo, una manovra azzardata del pilota il risultato è stato quello di sei vite spezzate.
Nei mesi a seguire, una volta recuperati i cadaveri, vennero effettuate delle analisi che permisero però di identificare chiaramente solo i resti di Maurizia Castiglioni, originaria di Gallarate, e dei due piloti venezuelani, Hernan Marchan e Juan Carlos Ferrer. Vittorio Missoni era nato nel 1954 e, primogenito di Ottavio e Rosita, era diventato amministratore delegato della casa di moda creata dai genitori nel 1996 facendo conoscere sempre più l’azienda, fondata a Gallarate nel 1953, nel resto del mondo. Al dolore della perdita di Vittorio si aggiunse per i Missoni, una grande famiglia che ha creato una maglieria unica e identificabile, anche quello della morte del patriarca Ottavio che nel maggio dello stesso anno si spense all’età di novantadue anni. Nell’incidente aereo persero la vita anche Elda e Guido Foresti, amici dei Missoni e imprenditori di Pralboino in provincia di Brescia.
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