IL LUTTO
Morto Attilio Nicora, cardinale manager
Aveva 80 anni, primo varesino nel Sacro Collegio. Fu regista delle finanze del Papa e della revisione del Concordato

Luttto nella Chiesa e in città: sabato 22, intorno alle 20, è morto improvvisamente, nella casa di cura Pio XI di Roma, il cardinale varesino Attilio Nicora. Il porporato nell’ultimo mese aveva subito due interventi chirurgici e, probabilmente, l’insorgere l’altro ieri di un’inaspettata complicazione ha causato il decesso. Con Nicora scompare la più illustre figura della Chiesa varesina e, certamente, una delle più autorevoli di quella ambrosiana e italiana.
La Prealpina lo aveva incontrato l’ultima volta il 25 febbraio, un mese prima del viaggio che lo avrebbe dovuto portare prima a Milano, per accogliere Papa Francesco in occasione della sua visita pastorale e, due giorni dopo a Villa Cagnola a Gazzada per presentare il libro curato dal vescovo emerito di Reggio Emilia-Guastalla, monsignor Adriano Caprioli, e Luciano Vaccaro dedicato a monsignor Pasquale Macchi.
Purtroppo, un improvviso peggioramento delle condizioni di salute gli ha impedito di compiere quel viaggio e di fare ritorno nella sua Varese anche per festeggiare con il fratello Carlo, i nipoti e gli amici gli ottant’anni compiuti il 16 marzo. Nonostante fosse entrato in seminario dopo il conseguimento della laurea in giurisprudenza, Nicora è stato protagonista di una carriera ecclesiastica straordinaria. Con lui, tra i 74 candidati che il 27 giugno 1964 ricevettero l’ordinazione presbiterale c’erano anche il vescovo emerito di Pavia, Giovanni Giudici, l’abate della basilica di Sant’Ambrogio di Milano, Erminio De Scalzi, e il vescovo emerito di Mantova, Roberto Busti.
Domenica scorsa, nel giorno di Pasqua, aveva festeggiato il quarantesimo anniversario della sua elezione episcopale. Dopo la parentesi romana al Seminario Lombardo per seguire i corsi all’Università Gregoriana dove conseguì il dottorato in Diritto canonico, Nicora, a soli 33 anni, venne inviato dall’arcivescovo di Milano, Giovanni Colombo, a guidare il seminario di Venegono Inferiore. Sette anni dopo, Papa Paolo VI lo elevò alla dignità episcopale.
A quarant’anni, Attilio Nicora divenne quindi uno dei più giovani vescovi della storia della Chiesa italiana. Il cardinale Carlo Maria Martini lo nomina pro-vicario generale della diocesi ambrosiana ma, nel febbraio del 1984, diventa co-presidente per parte ecclesiastica della commissione paritetica italo-vaticana incaricata di predisporre la riforma della disciplina relativa ai beni e gli enti ecclesiastici nell’ambito della revisione del Concordato Lateranense. Per cinque anni, dal 1992 al 1997, Papa Giovanni Paolo II gli affida la guida della diocesi di Verona.
Monsignor Attilio Nicora viene creato cardinale nel concistoro del 21 ottobre 2003. Presidente emerito dell’Amministrazione del patrimonio della sede apostolica e dell’Autorità di informazione finanziaria del Vaticano, il cardinale varesino era Legato pontificio per le basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli in Assisi e presidente del consiglio di amministrazione della Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma.
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