Castro
Morto Fidel Castro, padre della rivoluzione, Cuba volta pagina
L'annuncio del fratello Raul stanotte. Funerali il 4 dicembre

L'Avana, 26 nov. (askanews) - Fidel Castro, icona socialista e padre della rivoluzione cubana, è morto all'età di 90 anni, dopo aver sfidato gli Stati Uniti in 50 anni di regime ed essere sopravvissuto alla caduta globale del comunismo. Uno dei capi di Stato più longevi e una della figure più singolari della storia moderna, ha sfidato undici presidenti Usa e numerosi tentativo di assassinio. Suo fratello minore, il presidente Raul Castro, ne ha annunciato al morte poco dopo la mezzanotte cubana, le sei del mattino in Italia, senza dare dettagli sulla causa della morte. Durante mezzo secolo al potere, Fidel Castro ha schiacciato l'opposizione interna e guidato l'isola caraibica comunista attraverso la Guerra fredda prima di lasciare le redini del comando nel 2006 dopo un'operazione chirurgica all'intestino. Per i sostenitori della rivoluzione, è stato un eroe che ha difeso la gente comune. Per gli oppositori, tra cui migliaia di cubani fuggiti negli Usa, un crudele tiranno. E' vissuto abbastanza per assistere alla storica ripresa dei rapporti diplomatici con Washington l'anno scorso.
"Il comandante in capo della rivoluzione cubana è morto stasera alle 22:29 stasera" ha detto il presidente sulla tv nazionale cubane poco dopo la mezzanotte. "Nel rispetto della volontà espressa dal compagno Fidel, i suoi resti saranno cremati nella prima mattinata" di oggi, ha detto Raul Castro, al potere da quando il fratello fu operato nel 2006. "La commissione organizzativa delle esequie fornirà informazioni dettagliate al popolo per l'omaggio postumo che verrà dato al fondatore della rivoluzione cubana" ha detto Raul concludendo il suo breve messaggio con "Hasta la victoria, siempre!", il grido di battaglia del comandante. I funerali sono stati fissati pe ril prossimo 4 dicembre a Santiago de Cuba, dopo una processione di quattro giorni delle ceneri di Castro per tutta l'isola, nell'ambito di nove giorni di lutto nazionale.
Dopo l'uscita dal governo nel 2006 il Lidér maximo aveva abbandonato ogni responsabilità all'interno del Partito comunista cubano nell'aprile 2011. L'ex presidente era completamente sparito dagli schermi delle tv tra il febbraio 2014 e l'aprile 2015, alimentando una ridda di voci sul suo stato di salute. Ma dopo un anno e mezzo, pur spostandosi poco da casa, aveva ricominciato a ricevere personalità e dignitari stranieri. La settimana scorsa aveva però sorpreso gli osservatori perchè non aveva ricevuto il premier canadese Justin Trudeau, nonostante le forte amicizia che l'aveva legato al padre Pierre-Elliott Trudeau. Di recente era apparso in forma su alcune foto scattate in occasione di un incontro con il presidente vietnamita Tran Dai Quang.
Tra i primi capi di Stato stranieri a reagire il presidente socialista venezuelano Nicolas Maduro, stretto alleato di Cuba, che ha invitato su Twitter a "raccogliere l'eredità" di Fidel. Maduro ha ricordato che la morte di Castro avviene a sessant'anni della preparazione in Messico della spedizione del Granma, che diede l'avvio a una guerriglia durata 25 mesi, finita con la deposizione del dittatore Fulgencio Batista il 1 gennaio 1959. Prima di lasciare la scena Castro due anni fa ha potuto assistere all'annuncio storico della ripresa dei rapporti diplomatici tra Cuba e Stati uniti.
La sua scomparsa chiude definitivamente il capitolo della Guerra fredda, che con la crisi missilistica del 1962 aveva portato il mondo sull'orlo del conflitto nucleare. Il presidente francese Francois Hollande ha dichiarato che Fidel Castro ha "incarnato la rivoluzione cubana, con le sue "speranze" e le sue "disillusioni", mentre il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha detto che si è chiusa così "una pagina grande e drammatica" .
Ora Raul Castro è solo al potere, lui che al momento dell'investitura aveva garantito che avrebbe consultato il "comandante in capo" per tutte le decisioni importanti. Raul, 85 anni, da dieci anni ha avviato un lento processo di "defidelizzazione" del regime, definito ad aprile 2011 da uno storico congresso del Pcc in cui fu annunciata una serie di misure economiche mirate a salvare Cuba dal fallimento. Ha anche orchestrato nell'ombra il riavvicinamento storico con gli Usa, rivelando un pragmatismo che cozza con l'antiamericanismo viscerale del fratello. Ma il disgelo con Washington potrebbe fermarsi con la salita al potete negli Usa di Donald Trump. L'immobiliarista ha già espresso riserve sul riavvicinamento, affermando che farà "di tutto per avere un accordo solido" con l'Avana.
Celebre per i suoi colpi di teatro e per i suoi discorsi interminabili, ma anche per l'uniforme verde militare, i sigari e la leggendaria barba, Fidel Castro era un simbolo della lotta contro "l'imperialismo americano", ma era anche responsabile di un bilancio tutt'altro che lusinghiero in tema di diritti civili e libertà. Poco dopo il suo arrivo a potere nel 1959 aveva sorpreso i suoi stessi sostenitori alleandosi con Mosca. Ha sfidato 11 presidente Usa, è sopravvissuto a innumerevoli complotti per assassinarlo (638 secondo il Guinness dei primati), oltre che a un tentativo di fallito di sbarco di esuli cubani sostenuti dalla Cia nella baia dei Porci nell'aprile 1961. John F. Kennedy poco dopo decretò l'embargo commerciale e finanziario sull'isola. Ancora in vigore, rappresenta un peso enorme sull'economia del Paese, nonostante una serie di allentamenti concessi dall'amministrazione di Barack Obama nell'ambito del disgelo.
Nell'ottobre 1962 è la crisi missilistica, provocata dall'installazione di testate nucleari sovietiche a Cuba, a generare enorme preoccupazione e a mettere il pianeta sotto l'ombra della minaccia atomica. Gli Usa decidono il blocco navale dell'isola e e Mosca finisce per ritirare i missili in cambio della promessa americana di non invadere l'isola.
Compagno d'armi del "Che" Guevara, il leader cubano ha tentato di esportare la rivoluzione comunista in America Latina ma anche in Africa. Una rivoluzione che conserva ancora un certo fascino e a seguito della quale il regime vanta di aver sconfitto l'analfabetismo e instaurato un sistema sanitario efficiente e accessibile per gli 11,1 milioni di abitanti dell'isola, risultati non comuni per un paese povero dell'America latina. Ma la caduta nel 1991 dell'Urss, principale finanziatore di Cuba, ha inferto un colpo tremendo alla sua economia: la popolazione soffre di tremende carestie e molti pronosticano la caduta del regime. Maestro di sopravvivenza politica, il "Lider Maximo" trova una nuova manna nel turismo e soprattutto nuovi alleati nella Cina e e nel Venezuela di Hugo Chavez, presentato da Fidel come "figlio spirituale".
Il "Lider maximo" ha sempre tenuto segreta la sua vita privata. La compagna Dalia Soto del Valle, che ha vissuto con lui dagli anni Sessanta e gli ha dato cinque figli, sarà presente al funerale dell'uomo che avuto almeno tre figli da altre tre donne.
(fonte Afp)
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