L'UDIENZA
Morto in ospedale: di chi la colpa?
A che cosa, anzi, a chi dovrà essere imputata la tragedia di Ferdinando Paladino? È una domanda alla quale il gup Nicoletta Guerrero vuol dar risposta solo dopo aver vagliato attentemente ogni minimo dettaglio e soppesato ogni elemento. Il pensionato morì al Sant’Antonio Abate di Gallarate in seguito a shock anafilattico: allergico a un particolare antibiotico, prima di entrare in sala operatoria gli venne comunque somministrato. Ma determinare dove avvenne il cortocircuito non è facile. Per questo martedì mattina ha deciso di fissare un’altra udienza, durante la quale verrà sentito il responsabile del Sitra (servizio che si occupa di direzione, organizzazione, coordinamento e valutazione del personale infermieristico, ostetrico, tecnico-sanitario, riabilitativo e via discorrendo): l’obiettivo è stabilire se l’infermiere che iniettò il medicinale al quale il paziente era intollerante avesse l’onere di verificare sulla cartella clinica eventuali allergie a farmaci. Si torna quindi in aula il 22 maggio, per l’audizione del teste che ben può definirsi chiave. I fatti risalgono a dicembre del 2008, quando Paladino entrò in ospedale per sottoporsi all’asportazione di un carcinoma.
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