L’INTERVENTO
Mottarone, «più controlli e sanzioni per evitare altre stragi»
La richiesta di Codacons al Governo: «Nuovo protocollo per garantire la sicurezza»

“Le prime udienze dell’incidente probatorio sullo schianto della funivia del Mottarone mettono in luce come numerose disposizioni in tema di controlli siano state del tutto disattese nella gestione dell’impianto». È quanto si legge in una nota del Codacons, che sta seguendo con i propri legali l’incidente probatorio per la tragedia della funivia del Mottarone, tra le parti offese.
LA RICHIESTA DI UN NUOVO PROTOCOLLO
“Dalle prime risultanze, emerge che anche il Ministero dei Trasporti (Ufficio USTIF) non avrebbe eseguito tutti i controlli e le ispezioni contemplate dalla normativa di settore” spiega il Codacons. Si chiedono quindi nuove garanzie sulla sicurezza al nuovo Governo: “Un fatto che, se confermato, appare estremamente grave, e che ci porta a chiedere oggi al nuovo Governo la previsione di un nuovo protocollo per la garanzia di controlli effettivi: la compilazione dei registri con la spunta delle verifiche non è infatti sufficiente a garantire che siano in concreto poste in essere le attività manutentive previste. Sarebbero assai più efficaci ad esempio audio e video dei momenti in cui avviene in concreto la manutenzione, o specifiche attività poste in essere dal gestore in caso di attivazione di alert”.
CONTROLLI E SANZIONI
Perché non accadano nuove tragedie, servono più controlli e sanzioni molto severe, conclude il Codacons: “L’associazione chiede poi agli uffici preposti di intensificare i controlli e la previsione di sanzioni elevatissime in caso di accertate omissioni, fino alla chiusura dell’impianto, quando riguardino punti vitali della sicurezza dell’impianto (come nel caso del Mottarone numerosi fili danneggiati alla testa fusa della fune e la disinvolta pratica antiregolamentare della disattivazione del presidio di frenatura automatica in caso di rottura della fune, i cosiddetti forchettoni)”.
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