IL PROCESSO
Strage del Mottarone, Tadini: «Scosso, ma ho detto la verità»
Iniziato questa mattina al Tecnoparco di Fondotoce l’incidente probatorio. «Penso alle famiglie»
È iniziato questa mattina, giovedì 20 ottobre, a Fondotoce, l’incidente probatorio relativo alla strage della funivia del Mottarone. E subito si è appreso che il capo servizio della funivia, Gabriele Tadini, aveva intenzione di dire la sua verità, di chiarire. «Tadini parlerà. Prima con il pm e poi anche con la stampa» ha detto l’avvocato difensore di Tadini, Marcello Perillo. Aggiungendo: «Dopo avere letto la perizia ci sono delle cose che vuole chiarire».
E così è stato: «Quando sono stato fermato ho raccontato subito la verità, ancora prima che mi facessero le domande. Oggi sono un po’ scosso e, a distanza di tempo, non ho ancora superato la cosa», ha detto Tadini precisando che vedere il video e sentire l’audio dell’incidente «è stata una cosa non bella».
«Ci penso sempre, tutti i giorni - ha aggiunto - Penso alle famiglie, è difficile da superare. L’unica cosa che faccio è pregare, una cosa importante che mi risolleva».
Sulla perizia e sulle motivazioni della Cassazione, Perillo osserva: «Tadini ha sempre detto la verità». Presente in aula anche il direttore di esercizio Enrico Perocchio, assente Luigi Nerini.
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