LA RICORRENZA
Mottarone, «noi abbandonati: peggio del Ponte Morandi»
Primo anniversario della strage della funivia: la rabbia dei parenti delle vittime. Il procuratore: «Obiettivo è dare giustizia»

C’erano anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore a innovazione e ambiente Matteo Marnati questa mattina, 23 maggio, alla commemorazione della tragedia del Mottarone nel giorno del primo anniversario. L’occasione del ricordo e del raccoglimento in memoria delle quattordici vittime potrà essere anche quella di annunciare, in segno di speranza, che la nuova funivia si farà. La giunta regionale sta infatti lavorando per trovare i fondi necessari per la progettazione e che i tempi saranno brevi, come auspicato dagli amministratori locali e da Angelo Miglietta, consulente nominato dal Ministro al Turismo Massimo Garavaglia.
LAPIDE SUL LUOGO DELLA TRAGEDIA
Alle 10 è stata inaugurata la lapide che il Comune ha voluto sul luogo in cui la cabina è precipitata, alla presenza dei familiari delle vittime che vorranno partecipare e delle autorità, poi, alle 11 la messa di suffragio celebrata nella chiesa della Madonna della Neve al Mottarone dal parroco di Stresa don Gianluca Villa.
IL PROCURATORE: «DARE RISPOSTE»
«Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare una risposta alle richieste di giustizia». Lo ha detto il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, conversando con i giornalisti in occasione del primo anniversario della tragedia del Mottarone.
«Oggi è il giorno del silenzio - si è limitata ad aggiungere nei pressi del cippo con i nomi delle quattordici vittime - Ed è il giorno delle famiglie che con grande forza e coraggio sono saliti sin qui a ricordare i loro cari che non ci sono più».
PRESENTE ANCHE LA ZIA DI EITAN
C’era anche Aya Biran, zia tutrice del piccolo Eitan, il bimbo unico sopravvissuto al crollo della funivia del Mottarone, all’inaugurazione del cippo dedicato alle quattorici vittime della tragedia nel suo primo anniversario.
Lacrime e commozione tra i parenti delle vittime presenti alla cerimonia, nel punto in cui un anno fa la cabina numero 3 della funivia fermò la sua folle corsa. Per l’emozione una signora ha avuto un piccolo malore.
CIRIO: «EITAN VUOL DIRE FORZA»
«Siamo qui a ricordare le persone che non ci sono più, ma anche a ricordare Eitan, il cui nome significa forza, forza di pensare che c’è un domani». Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, intervenuto all’inaugurazione del cippo che ricorda le 14 vittime del Mottarone a un anno dall’incidente alla funivia.
«CI SENTIAMO ABBANDONATI»
«È passato un anno, ma nessuno si è fatto sentire. Ci hanno tutti abbandonato, non ci hanno fatto neanche le condoglianze. È peggio del ponte Morandi». Lo afferma la signora Teresa, mamma di Elisabetta Personini e nonna del piccolo Mattia, di Vedano Olona, due delle quattordici vittime del Mottarone. «Vogliamo conoscere la verità e che giustizia sia fatta in fretta».
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