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Mps/ Santorini, Alexandria e Nota Italia:perdite per 730 milioni

In relazione a "Nota Italia", l'errore individuato, che alla data di insorgenza era di ammontare trascurabile, è invece riconducibile ad una imprecisa comprensione delle caratteristiche contrattuali dello strumento finanziario e, in particolare, della sua componente derivativa, che ha comportato l'applicazione di una non corretta metodologia di determinazione del fair value del medesimo. Il 23 gennaio 2013, la Banca ha provveduto a ristrutturare l'operazione "Nota Italia" eliminando la componente derivativa legata al rischio sovrano della Repubblica italiana a fronte di un corrispettivo in denaro pari a Euro 139 milioni. Tale ristrutturazione, cogliendo le opportunità offerte da un andamento favorevole del mercato, ha determinato un netto miglioramento del profilo di rischio legato all'operazione, in virtù dell'eliminazione della relativa componente di volatilità.
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