IL CASO
Multa ingiusta: "Denunciamo"
Studentessa sanzionata sul bus per 70 euro ma l'obliteratrice del Varese-Besnate era rotta. Genitori infuriati
Salire sull'autobus o sul treno con un valido titolo di viaggio dovrebbe rappresentare un preciso dovere morale, oltre che la modalità più ovvia per evitare di incorrere in sanzioni. Il lavoro dei controllori, troppo facilmente bistrattati, è in realtà essenziale per garantire il rispetto della legalità in questo pubblico servizio.
A volte capitano tuttavia situazioni incresciose, al limite dell'assurdo, difficili da comprendere per un comune cittadino che, a differenza di molti "furbetti", fa davvero di tutto per ottemperare al proprio dovere.
Varese, martedì 14 aprile, ore 13: la consueta folla di studenti cerca di salire sugli autobus di Ferrovie Nord Milano Autoservizi, diretti verso il Comasco o la zona del Gallaratese. Come tutti i giorni, Letizia ha l'abbonamento in regola per accedere al mezzo destinato a Besnate e viaggiare fino a Brunello; assieme a lei sale una sua amica, utente non abituale della tratta che ha provveduto ad acquistare il biglietto.
«La ragazza chiede all'autista di convalidare il tagliando, ricevendo una risposta negativa. Però, al tempo stesso, l'obliteratrice del bus è fuori servizio, come capita troppo spesso» racconta Cinzia Nicola, mamma di Letizia.
Sin qui, scene tutto sommato normali nella loro anormalità.
Peccato che sul pullman via via più affollato, in quella modalità "carro bestiame" che tanti studenti e pendolari conoscono sin troppo bene, salga ad un certo punto il controllore. Che, fra l'altro, non vuole proprio sentire ragioni: l'amica di Letizia non ha timbrato il biglietto e deve essere multata.
Per la ragazza scoccano così 70 euro di contravvenzione.
«Nonostante l'insistenza delle ragazze, il verificatore non si è preso la briga di controllare se l'obliteratrice fosse fuori servizio o semplicemente di confrontare la loro versione con quella dell'autista» aggiunge Cinzia, comprensibilmente amareggiata, che poi chiosa con durezza: «A me sembra un sopruso bello e buono nei confronti di due ragazze di 14 anni che erano perfettamente in regola per viaggiare. Sia io, sia i genitori dell'amica di mia figlia abbiamo contattato Fnma ricevendo in cambio, dopo numerosi tentativi andati a vuoto, risposte che definirei perlomeno canzonatorie. A questo punto stiamo valutando l'ipotesi di sporgere denuncia ai carabinieri qualora la sanzione, assolutamente ingiusta, non dovesse essere revocata».
Anche la mattina di giovedì 16 aprile, i telefoni della sede saronnese dell'azienda squillavano a vuoto. Dunque anche per noi non è stato possibile riportare la versione dei fatti di Ferrovie Nord Milano Autoservizi.
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