LA PROTESTA
Musica alta e partite di notte: «Ci rovinano l’esistenza»
A Castellanza residenti di viale Borri sempre più esasperati

«Ormai non dormiamo più: vaghiamo come fantasmi per casa e affrontare la giornata dopo avere perso il sonno è faticoso». Erika Pellegatta, che vive con i genitori in viale Borri a Castellanza, davanti all’ex Mostra del Tessile, è esasperata. Già in passato ha protestato contro gli schiamazzi dei ragazzi che si ritrovano davanti al parcheggio del Mc Donald’s, ma era inverno e con le finestre chiuse andava meglio: adesso è un inferno. «Non abbiamo più pace e ci sentiamo completamente abbandonati dalle istituzioni».
PARTITE E BALLETTI
Che siano clienti del Mc Donald’s o ragazzi che qui si danno appuntamento, poco conta: «Sono tutti dei gran maleducati - sbotta Erika - A loro non interessa minimamente toglierci il sonno alle due o alle tre di notte. Questi giovani privi di rispetto vogliono solo divertirsi fino a notte fonda. Abitiamo sull’altro lato della strada, ma li sentiamo come se fossero nella nostra camera da letto». C’è chi gioca a pallone, chi ascolta la musica a tutto volume, chi improvvisa coreografie per TikTok, chi schiamazza mentre mangia e beve. Il mattino dopo è tutto un degrado: resti di cibo e confezioni, lattine e bottiglie sparpagliate a terra ovunque. A raccogliere tutto è l’addetto alle pulizie del Mc Donald’s, che arriva puntuale alle sette.
LAMENTELE E INSULTI
Per la famiglia Pellegatta è inutile, anzi è peggio, lamentarsi: i ragazzi arrivano a insultare padre e figlia cacciandoli in malo modo. «Per questo, quasi ogni sera, chiamo il 112, un’operatrice ormai mi riconosce – dice Erika – Due settimane fa sono arrivati i carabinieri di Castano Primo, che hanno identificato tutti i presenti. A volte le pattuglie arrivano quando i ragazzi se ne sono già andati; ci sono sere che transitano qui davanti facendosi vedere, così da scoraggiare i maleducati. Ma poi siamo punto e a capo».
APPELLO AL COMUNE
La famiglia è delusa soprattutto dal Comune, che non ha mai dato corso alle sue richieste di intervento: «L’ultima volta che abbiamo chiamato gli uffici municipali, ci è stato risposto di mandare una mail garantendoci che avrebbero risposto in una settimana. Peccato che dopo due settimane siamo messi come prima. Ma deve pur esserci un qualche regolamento che tuteli la quiete pubblica: com’è possibile che non si faccia nulla da questo inverno?». Critiche perché il parcheggio è quasi sempre illuminato (salvo quando il personale del fastfood spegne le luci), ma anche per gli orari che in estate sono stati prolungati alle 4 del mattino, attirando gente tutta notte. «È come una grande piazza illuminata a giorno. Tutti possono fare ciò che vogliono. Siamo disperati, abbandonati da tutti. Non sappiamo come ritrovare la serenità».
LA REPLICA
«La nostra competenza finisce dove ci sono le porte d’uscita. Il parcheggio è sul suolo della proprietà del sito e non di Mc Donald’s. Una volta serviti i clienti non possiamo impedire loro di consumare i cibi all’esterno».
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