MORTI NEL LAGO
Lisanza, il silenzio in attesa delle risposte
Il sindaco di Sesto Calende chiede rispetto per le vittime del naufragio in attesa che gli accertamenti sul relitto chiariscano la dinamica della tragedia

Adesso che il relitto della Gooduria è stato recuperato, che i giorni concitati delle notizie più eclatanti da raccontare sono passati, che le mille ipotesi da “spy story” stanno diventando rumore di fondo, che i riflettori dei giornalisti israeliani in cerca di risposte qui da noi si sono spenti, che lo stupore e la curiosità delle persone si stanno affievolendo, sulla tragedia del lago Maggiore è calato il sipario, almeno un po’ e almeno per ora. Se lo augura il sindaco di Sesto Calende, Giovanni Buzzi. «Adesso c’è bisogno di lasciar sedimentare il cordoglio e l’incredulità per un incidente che ha tanto colpito la comunità sestese e non solo», afferma il primo cittadino che fin da subito ha seguito la vicenda.
LE VITTIME
«Gli inquirenti proseguiranno le indagini e starà a loro capire le dinamiche dell’incidente e le responsabilità dell’accaduto», prosegue. Nella sciagura, avvenuta domenica 28 maggio al largo di Lisanza, sono decedute quattro persone: Anna Bozhkova, la moglie di Claudio Carminati, proprietario della barca affondata nel Verbano, Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, agenti dell’Aise, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna del nostro Paese, ed Erez Shimoni, ex agente del Mossad, cioè l’Istituto per l’intelligence e servizi speciali di Israele. E, probabilmente, le vittime sarebbero state anche di più se non fosse stato per il provvidenziale aiuto fornito da chi passava a bordo di altre imbarcazioni in quel momento nelle acque agitate (un gruppo di ragazzi ha salvato le prime persone, delle 23 a bordo, allertando anche i soccorsi professionali).
I SOCCORRITORI
«Ho incontrato alcune delle persone che hanno prestato soccorso ai naufraghi della Gooduria portandoli a riva», racconta Buzzi. «Sono state davvero coraggiose se si pensa che in quel momento le condizioni meteorologiche erano tremende e che loro per prime stavano rientrando nei vari cantieri per mettersi al riparo». Il lago era, infatti, in balia di forti perturbazioni e molte barche, visto l’intensificarsi dei venti e dei temporali, stavano facendo rotta verso le darsene di riferimento presenti lungo le coste. Solo il battello di Carminati, che lo skipper usava per portare i turisti in gita sul Maggiore, non è scampato al “downburst”, come viene chiamata dai meteorologi una forte e improvvisa raffica di vento discendente. Affondata in pochi minuti, la Gooduria ha lasciato dietro di sé gli occupanti.
I RACCONTI
«Passando di lì, mentre tornavo verso la costa, ho visto qualcosa che si muoveva nell’acqua», ha riferito una delle persone che ha tratto in salvo alcuni dei sopravvissuti, tutti agenti delle intelligence italiane e israeliane. «A un primo sguardo ho pensato che fossero pezzi di legno o di plastica che galleggiavano, ma poi ho capito». Per ringraziare queste persone che sono intervenute, Buzzi di concerto con il resto dell’amministrazione comunale sta pensando di assegnare loro la benemerenza. «Mi sembra doveroso e stiamo valutando di insignirli del Premio Città di Sesto Calende, che avviene a settembre in occasione della festa della città», spiega il sindaco. «Sarebbe un ringraziamento per il loro operato». E il sipario verrà rialzato.
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