LA SCOPERTA
Nel parco una tartaruga azzannatrice
Il pericoloso animale sequestrato dai carabinieri: è stato abbandonato

Con un morso può tranciare un’articolazione in un uomo adulto, la tartaruga azzannatrice trovata in uno stagno di Villa Pallavicino.
A fare la sorprendente scoperta è stato un biologo che lavora nel parco e ha notato “l’intrusa”. Si tratta di un animale raro e pericoloso, che chiaramente non figura tra gli animali che vivono nel giardino della villa e ogni anno attraggono migliaia di visitatori, specialmente bambini e famiglie. Sono quindi intervenuti i carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia ambientale, insieme ai militari della Stazione Forestale di Gignese. La tartaruga si trovava in una zona recintata del giardino non accessibile al pubblico. Secondo gli investigatori, sarebbe stata abbandonata lì da qualcuno che ha scavalcato la recinzione o il cancello, l’ha lasciata nello stagno e poi è fuggito. La legge italiana proibisce di tenere questa specie di tartaruga, proprio perché molto pericolosa a causa del suo morso che può provocare conseguenze gravissime. Tanto che il Ministero dell’Ambiente, con un apposito decreto, nel 1996 l’aveva inserita tra le specie pericolose.
La tartaruga azzannatrice è una specie originaria del Nord America, che predilige stanziarsi in acque stagnanti o fiumi non impetuosi. È molto aggressiva, anche nei confronti dell’uomo, soprattutto se si trova, come in questo caso, fuori dal suo habitat naturale. Tuttavia, quando è stata trovata, era in buone condizioni di salute e ben nutrita, perciò si suppone che sia stata tenuta in cattività fino al momento dell’abbandono.
Pesa sei chili e non ha un microchip o qualche altro segno che la renda riconoscibile, pertanto non è possibile capire la provenienza. È stata importata illegalmente in Italia. Probabilmente chi l’ha acquistata, attratto dall’idea di possedere un animale esotico, forse senza nemmeno conoscerne le caratteristiche, si è reso conto che si tratta di un animale non facile da gestire. E quindi ha preferito abbandonarla in un luogo in cui comunque sarebbe stata trovata da persone esperte e in grado di prendersi cura di lei. E così è stato.
La tartaruga è stata sequestrata e affidata al Parco di Leolandia, in provincia di Bergamo, dal momento che non c’è nel territorio della Regione Piemonte un luogo abilitato ad accoglierla.
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