FERROVIA
Da Nerviano “nì” al quarto binario
Comune favorevole ma con più compensazioni

Qualcuno è totalmente contrario. Altri sono favorevoli, ma di certo tutti stanno cercando di portare a casa la soluzione migliore per il proprio territorio e il proprio comune nella battaglia sul potenziamento della tratta ferroviaria Rho-Gallarate con la realizzazione del quarto binario tra la stazione di Rho e quella di Parabiago. Vanzago, il comune dove l’opera sarà maggiormente impattante dal punto di vista urbanistico e ambientale, si è già espresso contro il possibile inserimento dell’intervento nell’elenco di quelli commissariati dal governo (cioè considerati prioritari tanto da essere affidati ad un commissario), ma in realtà l’iter sta andando avanti a pieno ritmo.
Non è strategico
Non a caso, tra appena nove giorni (venerdì 11), scadranno i termini per presentare le osservazioni alla Valutazione d’impatto ambientale avviata dal Ministero all’Ambiente. Il progetto risulta inserito anche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il documento di rilancio dell’Italia dopo i mesi della pandemia. In questi giorni i cittadini del “fronte del no” riuniti nel Comitato Rho-Parabiago hanno duramente criticato la presenza del quarto binario nel Pnrr. La realizzazione della prima tratta costerà circa 470 milioni di euro e riguarderà circa 9 chilometri di linea ferroviaria da Rho fino al confine tra Parabiago e Canegrate: presenta secondo loro criticità di tipo legale, economico e ambientale, e porterebbe all’abbattimento di 35 abitazioni complessive. Il Comitato non ha gradito le varie modifiche progettuali in un lungo iter di 18 anni, tra modifiche e varie bocciature dagli enti preposti. Il dubbio principale è, però, sulla “strategicità” dell’opera. «Tra le motivazioni indicate nel progetto vi era il rafforzamento dei collegamenti con la Svizzera con riferimento agli accordi Italia-Svizzera, ma in nessuno di questi accordi è menzionata la Rho-Parabiago – hanno reso noto -. Tanto che il riferimento agli accordi Italia-Svizzera è stato persino eliminato nell’ultima versione del progetto, ripresentata nel 2018. In base al modello di esercizio dell’ultima versione del progetto, il quadruplicamento sarebbe funzionale all’aggiunta di un servizio regionale passante e di un ulteriore collegamento con Malpensa: servizi che potrebbero essere almeno in parte aggiunti con l’attuale configurazione a due binari».
Più alberi e rotonde
Tra i comuni favorevoli al progetto c’è Nerviano che otterrà anche la nuova fermata ferroviaria di Cantone. La giunta di Massimo Cozzi ha però presentato una serie di osservazioni alla Valutazione d’impatto ambientale. La richiesta è di alberature di mitigazione nel parcheggio che sorgerà di fronte alla stazione, di una presenza di un’area di capolinea degli autobus nonché parcheggi per le biciclette ma anche collegamenti ciclopedonali con via Primo Maggio e Kennedy e con le vie al confine con Parabiago. Sempre su via Primo Maggio è stata poi richiesta una rotatoria di collegamento tra la strada principale e l’infrastruttura ferroviaria. Ora la parola passa a Rfi.
© Riproduzione Riservata