LA REQUISITORIA
«Night club, condannate sette agenti»
Il pm al processo per il blitz del 2005 contro la prostituzione

Il blitz era scattato in una notte di novembre di tredici anni fa, ad opera della polizia di Stato e a cura degli allora pm varesini Sara Arduini e Agostino Abate: un colpo mortale dal quale la “Varese by Night” non si era più ripresa.
E ieri finalmente la requisitoria del processo che di quell’indagine è “figlio”, davanti al Tribunale in composizione collegiale presieduto da Orazio Muscato e con un altro pm a concludere, Annalisa Palomba. Il risultato? Due richieste di assoluzione e quindici di condanna per sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento di quell’attività, a carico di otto gestori di night e di sette appartenenti alle forze dell’ordine: quattro carabinieri, due poliziotti della stradale e un agente della penitenziaria.
Per un totale di quasi sessant’anni di carcere (tredici richieste di condanna a quattro anni e due a tre, per imputati a cui il pm concede le attenuanti generiche).
A processo ci sono dunque sette "divise" che in teoria avrebbero dovuto "tutelare l’ordine" e che invece, secondo la Procura, non solo avrebbero frequentato i night, chiudendo entrambi gli occhi davanti a ragazze che palesemente si prostituivano con la regia dei titolari, ma si sarebbero anche fatti corrompere, ottenendo in cambio del silenzio bevute gratis e l’altro tipo di consumazione che i locali garantivano, sempre a costo zero.
Va detto però che le accuse di corruzione sono ormai prescritte, così come gli illeciti legati alla clandestinità di molte ragazze dell’Europa dell’est e dell’America del sud che si prostituivano. E a restare in piedi è quindi “solo” l’accusa di non aver impedito sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione «avendone l’obbligo giuridico», reato che risulterà prescritto solo 15 anni dopo i fatti, e cioè nel 2020.
I night finiti nella bufera nel 2005, e messi sotto sequestro, furono il Lady G di via Tonale (poi diventato Paradise), il Marilyn di Galliate Lombardo e l’Emozioni di Induno Olona (poi diventato La Tana e Il Tempo del sapore), il Manila di viale Borri, il Bohème di Viale Belforte e infine il Luca’s Bar, anch’esso a Varese. I sette agenti dell’Arma, della Polizia Stradale e della Polizia penitenziaria avrebbero frequentato in particolare Bohème, Manila, Lady G e Luca’s. A difenderli gli avvocati Augusto Basilico, Fabrizio Busignani, Marco Lacchin, Giovanni Tavernari e Roberto Guidali, mentre i gestori dei night sono assistiti dagli avvocati Corrado Viazzo, Fabio Rizza e Felice Brusatori. Faranno tutti, tranne uno, le loro arringhe il prossimo 11 settembre, e il processo potrebbe finire la settimana seguente.
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