NATURA
Nizzolina, sul comignolo spunta una gru
Insolito avvistamento su una casa nella frazione di Marnate

Una gru sui tetti di Marnate. No, non il macchinario da costruzione: l’avvistamento riguarda proprio il volatile dal lungo becco sottile e il portamento raffinato, quello che finisce cucinato nella ben nota novella di Boccaccio. È successo nei giorni scorsi, al mattino, quando un residente di via San Carlo, nella frazione marnatese di Nizzolina, ha alzato lo sguardo ed è rimasto senza parole: in cima a un’abitazione dall’altro lato della strada, proprio sopra al comignolo, si era appollaiato un trampoliere dal piumaggio nero e bianco, con un vistoso ciuffo giallo a contrassegnargli il capo.
AVVISTAMENTO IMMORTALATO
«Era già lì quando me ne sono accorto» precisa il 54enne, che intorno alle 7.45 ha sentito alcuni strani versi provenire in rapida successione dall’esterno di casa. Una volta uscito in giardino, si è trovato dinanzi a una scena non comune, durata abbastanza da permettergli di riprendere il tutto col cellulare. Nel filmato si può distintamente vedere la gru guardarsi attorno e, forse disorientata dal contesto urbano, ripetere più volte un verso insolito, ben diverso da quello dei volatili che vediamo solitamente: una sorta di lungo, lugubre singhiozzo, risuonante sui tetti di via San Carlo come una sveglia misteriosa o un indecifrabile richiamo. Le fattezze dell’animale parrebbero ricordare quelle di un particolare tipo di gru, quella “coronata”: a far propendere per questa ipotesi è anzitutto il ciuffo giallo.
FUORI DALLE ROTTE
Risulta tuttavia che questa specie non compia rotte migratorie sul Varesotto, e un passaggio casuale è da considerarsi poco probabile: che si tratti di un esemplare fuggito da una struttura faunistica o da un allevamento? In Lombardia, casi simili si sono già verificati in passato.
Dopo la segnalazione a Nizzolina, non ci sono stati ulteriori avvistamenti nei dintorni. L’invito, per chi dovesse eventualmente incontrare la gru, è a non tentare catture improvvisate: meglio allertare i vigili del fuoco o il servizio veterinario Ats, così da verificare eventuali marcature e provenienza. Intanto, in via San Carlo resta il ricordo di un incontro insolito che, per qualche minuto, ha trasformato un comignolo qualunque in uno scorcio d’Africa.
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