IL CAPITANO DEL SIZZANO CALCIO
L’appello per salvare Alessandro colpito da leucemia
Serve un trapianto ma non è stato ancora trovato un donatore compatibile di cellule staminali emopoietiche

In pochi giorni si sono fatte avanti oltre 2.500 persone pronte a donare le cellule staminali emopoietiche del loro midollo osseo per salvare Alessandro Grazioli. Il giovane, residente a Briona, è stato colpito da leucemia mieloide acuta. Ha 26 anni ed è dipendente di un istituto bancario dove ha iniziato a lavorare una volta completati gli studi: dopo il diploma conseguito al liceo scientifico “Alessandro Antonelli” di Novara, s’è laureato in Economia aziendale all’Università del Piemonte orientale e in Economia e Finanza a quella di Milano Bicocca. Gioca dal 2016 come centrocampista nel Sizzano, squadra di Promozione di cui è capitano.
I PRIMI SINTOMI
I primi sintomi si sono manifestati a ottobre: febbre e lesioni cutanee. Dopo una notte trascorsa al Pronto Soccorso dell’ospedale “Maggiore della carità” di Novara, la terribile diagnosi. E purtroppo l’uomo non ha familiari compatibili; non solo, nessuno degli iscritti al Registro mondiale al momento lo è.
L’APPELLO
A lanciare l’appello, rivolto a chi ha fra i 18 e i 35 anni e un peso corporeo superiore ai cinquanta chili, è stato l’Admo (Associazione donatori midollo osseo) Piemonte. Le cellule staminali periferiche si possono donare con un prelievo da midollo osseo oppure con uno di sangue in aferesi da un braccio. Solo un donatore su 100mila risulta compatibile con uno dei tanti pazienti in attesa di trapianto. Ogni giorno si registrano, in Italia, cinque nuovi casi di questa malattia per un totale superiore ai 1.800 all’anno. La genetica dei nuovi donatori verrà confrontata con quella di tutti i pazienti che si trovano nelle stesse condizioni di Alessandro.
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