NUOTO
Martinenghi sovrano d’Europa
Trionfo nella finale dei 100 rana al Foro Italico. E argento nella staffetta mista-mista

Un super Nicolò Martinenghi fa suo il trono Europeo dei 100 rana: agli Europei di Roma l’azzatese si conferma nella gara regina della specialità più tecnica, facendo seguire il suo primo titolo continentale a quello iridato vinto lo scorso giugno.
L’azzatese, partito da favorito, ha mantenuto fede alle premesse di una gara che lo ha visto provare a rompere l’equilibrio sin da subito, contrastato dalla corsia laterale dal tedesco Matzerath primo alla virata in 27”39 con 9 centesimi di vantaggio sull’azzurro.
La seconda vasca come sempre ha però detto la verità, cioè che Martinenghi al momento è superiore a tutto e tutti: sin dall’uscita dalla subacquea il suo ritmo ha spazzato via la concorrenza, permettendogli di allungare sempre di più fino a vincere quasi in scioltezza. 58”26 il crono di Tete, un tempo che pareggia il suo record italiano fatto il 19 giugno in occasione della vittoria al Mondiale di Budapest.
Secondo, a completamento della festa italiana, l’altro azzurro Federico Poggio in 58”98, terzo il lituano Sidlauskas in 59”50.
Per Martinenghi, non è finita qui: dopo l’importantissimo successo nei 100 rana, vince anche l’argento europeo con la staffetta mista-mista italiana, al termine di una prova che ha visto gli azzurri battagliare per l’oro praticamente fino al termine. L’azzatese ha preso il cambio da Ceccon per la “sua” frazione e, tanto per cambiare, ha fatto ancora una volta la differenza: il 58”13 stampato dall’allievo di Marco Pedoja è stato per distacco il miglior tempo, con l’olandese Kamminga secondo nella specialità in 59”19.
Tete ha lanciato la farfallista Elena Di Liddo al comando, ma il rientro degli oranje con Korstanje è stato implacabile, quindi nell’ultima frazione Silvia Di Pietro è stata abile nel difendere la seconda piazza cercando il vano inseguimento sulla Steenbergen. Paesi Bassi all’oro in 3’41”73, Italia argento con 3’43”61 davanti alla Gran Bretagna terza in 3’44”69.
Matteo Floccari
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