CARABINIERI
Nuova caserma: «Affitto da pirla»
Speroni - da oggi segretario della Lega cittadina - promette battaglia: «Diecimila euro sono ridicoli, non esiste che sia il Comune a far la parte del governo»

Emanuele Antonelli pensava di dover brindare alla conquista della nuova caserma dei carabinieri. Lo pensava perché martedì, in Consiglio comunale, dopo una stremante trattativa e dopo un decennio in cui nessuno era riuscito a sbrogliare la matassa dell’edificio finito ma chiuso, porterà all’approvazione la delibera che inserirà la casa dell’Arma fra i beni di proprietà pubblica e quindi sarà utilizzabile. Invece no.
A turbare la serenità del primo cittadino ci pensa Francesco Speroni, uomo storico della Lega e da oggi segretario cittadino, che spiega: «Abbiamo valutato l’operazione di scambio per cui ci prendiamo la caserma e lasciamo al curatore gli alloggi per rivenderli. Certo voteremo a favore, ma non è detto che poi lo stabile andrà davvero ai carabinieri. Di sicuro non alle condizioni fissate». Proprio così, per il Carroccio l’acquisizione concordata dal sindaco può andare, ma sulla destinazione resta un punto di domanda. «Visto che il Ministero ha deciso che le forze dell’ordine non possono trasferirsi in strutture che costino d’affitto più delle attuali, chiedendo anzi un ribasso del 15 per cento, alla fine dovremmo cedere all’Arma uno stabile grande e moderno per la miseria di 10mila euro annui. Accettare sarebbe da pirla». Insomma, per Antonelli arriva la grana politica e il problema vero è che Speroni non parla più da semplice militante leghista. Da poche ore il candidato unico al ruolo di segretario è ufficialmente il numero uno della Lega bustocca. Significa che chi frena sulla concessione delle chiavi di via Bellini ai carabinieri, è colui che d’ora in poi condurrà le trattative sui tavoli di maggioranza.
Per l’ex ministro, però, non è accettabile risolvere il caso a quelle condizioni. «Io non dico che i carabinieri non lo useranno, ma dico che non lo faranno a quella cifra. La Lega è stufa che un governo che affama il nostro Comune ci costringa a sopperire anche ai suoi compiti. Non siamo più disponibili a prender schiaffi e piegare la testa. Già con il commissariato abbiamo fatto un regalo allo Stato, adesso ne facciamo un altro e non vogliono neppure prendersene cura». Speroni amplia il ragionamento: «Prendere 10mila euro l’anno sarebbe una presa in giro, costerebbero molto di più le manutenzioni. E poi chi l’ha detto che la caserma attuale non va bene? È come la storia del commissariato. In pratica le nuove strutture servono agli operatori ma il cittadino non ci guadagna niente». Se il ministero non volesse pagare di più, per il Carroccio l’affare non si farà, «a meno che non ci dicano che manderanno a Busto dieci carabinieri in più. Ma con i poliziotti non è avvenuto».
Certo resta il fatto che quella in via di acquisizione è una caserma ed è per questo che il curatore l’ha ceduta. «Ma il Comune - chiosa Speroni - può fare le varianti che vuole e quella struttura può essere destinata a qualsiasi altra cosa. Piuttosto ci mettiamo i Servizi sociali che sono in un edificio peggiore dell’attuale caserma».
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