LA TEORIA
Vergiate: Ufo di Mussolini, le nuove testimonianze
Ne ha parlato su Italia 1 Roberto Giacobbo: sarebbe il primo tra quelli in possesso del governo statunitense

Il cosiddetto Ufo di Mussolini, il disco volante che sarebbe caduto nel 1933 a Magenta e poi portato in gran segreto nei capannoni della Siai Marchetti a Vergiate, è stato nuovamente protagonista della puntata di ieri sabato 5 ottobre 2024 del programma culturale “Fredoom”, condotto su Italia 1 da Roberto Giacobbo. Nel servizio, dopo quello di gennaio 2024, c’è una nuova intervista a Roberto Pinotti, presidente del centro ufologico nazionale, che ha mostrato cinque documenti segreti che gli furono affidati dall’ex presidente del consiglio Giulio Andreotti. Viene mostrata una intervista in esclusiva con David Graush, militare americano di vaglia, che ha relazionato al congresso degli Stati Uniti nel 2023, insieme ad altri alti ufficiali. Nel dialogo il militare ha riferito che sarebbero numerosi gli ufo in possesso del governo americano, il primo dei quali sarebbe quello caduto a Magenta nel 1933 e poi portato in gran segreto nei capannoni Siai Marchetti a Sesto Calende, da cui gli americani lo prelevarono nel 1945 per portarlo oltre oceano probabilmente con nave.
Dello schianto ci sarebbero delle testimonianze, custodite nell’archivio del Vaticano, in quanto Papa XII avrebbe informato i servizi segreti Usa. L’”ufo di Mussolini” sarebbe stato lungo dai 10 ai 12 metri a forma di campana o ghianda e il militare americano non esclude che contenesse resti biologici, ossia dei piloti. Il fascismo, che aveva ipotizzato una macchina segreta di un Paese europeo, lo avrebbe studiato con il progetto Gabinetto RS 33 a cui era a capo Guglielmo Marconi. Questo oggetto sarebbe ora a Rosswel negli Usa, insieme ad altri. Il governo fascista aveva dato disposizioni per depistare i media nazionali spiegando che il fenomeno era di natura celeste parlando di un “effetto solare, di un meteorite o di parelio”.
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