LA RICERCA
Nuovo coach, l’Ojm esplora il sottobosco Nba
Scola valuta piste straniere per la successione di Mandole

Una guida sicura che possa dare la sua impronta ad una Openjobmetis imballata. Che si è separata “al buio”, ossia senza sostituto già pronto, da Herman Mandole. Per il momento si va ad esclusione dopo il giro di orizzonti iniziale per verificare cosa offre l’elenco degli allenatori disponibili.
PISTA INTERNA ESCLUSA
Escludiamo intanto la soluzione interna Marco Legovich: allo staff è stato comunicato l’addio di Herman Mandole, senza che al tecnico triestino venisse proposto di “salire di grado”. Eventualmente riprenderà gli allenamenti giovedì se non sarà ancora arrivato il nuovo coach, ma certamente non sarà head coach il 2 marzo a Trapani.
GLI ITALIANI
E gli italiani? A oggi gli allenatori liberi (impossibile per regolamento ingaggiare un esonerato) sono solo Maurizio Buscaglia e Meo Sacchetti. Ma al momento né l’uno né l’altro sembrano essere stati presi in considerazione dal club biancorosso. Si proseguirà dunque sul filone straniero, con la possibilità di utilizzare anche il visto per un tecnico extracomunitario: come spiegammo la settimana scorsa su queste colonne, Herman Mandole ha visto per ricongiungimento familiare, con la moglie Elunej che ha passaporto italiano.
I REQUISITI REGOLAMENTARI
Dunque l’OJM può ingaggiare un tecnico senza vincoli di cittadinanza utilizzando lo slot annuale concesso dalla FIP. Ma il sostituto di Mandole dovrà rispondere ai requisiti regolamentari indicati dal regolamento CNA, sensibilmente ristrettisi negli ultimi anni (anche per via dei molti profili “particolari” che il club biancorosso ha cercato di inserire nello staff, vedi il video coordinator americano valutato e poi non ingaggiato nell’estate 2024).
STOJANOVIC E IL PATENTINO MANCANTE
Varese avrebbe gradito esplorare la fattibilità della pista Ognjen Stojanovic, 44enne coach serbo che dal 2014 lavora nello staff dei Denver Nuggets (fu il “suggeritore” della scelta di Nikola Jokic). Ma per poter ottenere il patentino da allenatore di serie A ci sono vincoli rigidi, a partire dall’obbligo di un ruolo da head coach negli ultimi 5 anni, che ha fatto tramontare l’ipotesi. L’area di ricerca è comunque quella del sottobosco NBA, dalla quale sono arrivati un paio di jolly positivi come Johan Roijakkers e Matt Brase. Uno agli antipodi dell’altro: il tecnico olandese prototipo del “sergente di ferro” fu il primo coach preso in corsa dall’OJM a gennaio 2022 dopo l’esonero di Vertemati. Ma essendo antitetico della filosofia player-friendly saltò dopo 4 mesi per il caso Reyes.
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