BASKET
Ojm: Shahid e Brown, cuori già biancorossi
Presentati i due nuovi americani, già ben calati nella loro nuova realtà

Vinnie Shahid e Gabe Brown si raccontano alla prima uscita pubblica da giocatori dell’Openjobmetis. Alla vigilia della prima partita al completo in occasione del torneo di Cavallino Treporti - settimana scorsa a Sondrio nelle prime due uscite contro Germani e Sam Massagno c’erano ancora delle assenze - dove Varese sfiderà in semifinale l’Umana Venezia nel pomeriggio di venerdì 8 settembre, il play pescato in Islanda e la 23enne ala mancina ex G-League trasmettono tutto il loro entusiasmo per l’avventura in biancorosso.
LE PAROLE DI SHAHID
«Sono molto contento di avere conosciuto questo nuovo ambiente e questo nuovo modo di vivere la pallacanestro in una città che ha grandi tradizioni - spiega Shahid - Stiamo lavorando molto bene, chiaro che rispetto all’Islanda la fisicità e il livello delle difese sono molto più elevati, ma sto cercando di adattarmi in fretta».
LE PAROLE DI BROWN
Stessa lunghezza d’onda per Brown,
«Sono contento di essere qui e avere conosciuto i compagni. Bello avere conosciuto il coach e l’ambiente, non vedo l’ora di iniziare ad aiutare i compagni a vincere partite. Ho scelto Varese e l’Europa perché l’ho considerata la miglior opzione per me in termini di crescita futura per poter rientrare in NBA».
Il nuovo playmaker parla delle differenze tra lui e i suoi predecessori in biancorosso Keene e Ross: «Conosco meglio Colbey, ho diversi amici in Colorado che è il suo stato di nascita, dove ho iniziato la mia carriera universitaria: ci siamo anche parlati prima che venissi qui. E ho sentito parlare di Marcus Keene che è un elemento che in Europa ha uno status importante: so che è un grandissimo realizzatore. Anche io posso segnare tanto, ma la differenza principale tra me e loro è che io sono più focalizzato a coinvolgere i compagni».
Anche Brown parla degli adeguamenti necessari alla sua prima avventura in Europa:
«La principale differenza è il livello della fisicità: qui c’è maggior forza e vigore, si gioca un basket più energico. Cerchiamo di farci spiegare dai compagni italiani le piccole differenze nel regolamento tra FIBA e NBA. Le mie aspettative sono quelle di crescere un giorno dopo l’altro e di portare a casa il maggior numero possibile di vittorie».
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