LA PROTESTA
«A8, troppo rumore. Le barriere creano eco»
Il Comune scrive ad Autostrade: intervenite

Rilievi fonometrici di Arpa, richiesta di incontro coi vertici di Autostrade per l’Italia e segnalazione al Ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture: sono i fronti su cui si sta muovendo l’amministrazione Montano per risolvere l’annoso problema dei rumori provocati dall’A8 lungo le vie Pasubio e Battisti, i cui residenti hanno chiesto aiuto al Comune perché esasperati.
In effetti c’è stato un paradosso: dato che gli impianti fonoassorbenti posizionati di recente sul lato opposto sono molto più alti, «quelli esistenti da decenni fungono da effetto eco - si legge nella petizione di sessanta firme trasmessa a Villa Gonzaga – I valori decibel risultavano già fuori norma da due precedenti rilievi fonometrici di Arpa nel 2000 e nel 2012. Chiediamo pertanto di aprire un tavolo di discussione con la società Autostrade, i cittadini e il Comune al fine di rivedere il piano di lavoro».
UNA RACCOLTA DI FIRME
Che cosa è successo da quando la raccolta firme è stata depositata in Comune? «Ci siamo subito attivati coi vertici di Autostrade – rende noto l’assessore all’Ecologia Leonardo Richiusa – Abbiamo trasmesso una lettera con cui chiediamo di convocare urgentemente un incontro, in modo da discutere la problematica. Io non sono un tecnico, per cui devo fidarmi di quanto sostengono gli abitanti: i rumori sarebbero aumentati per l’effetto eco, cosicché vogliamo che si accerti l’effettiva produzione di decibel del traffico sempre molto sostenuto sull’A8.
Ci risulta che la società abbia già cominciato i rilievi, ma per quanto ci riguarda abbiamo chiesto di effettuarli anche all’Agenzia regionale per la protezione ambientale, di modo che potremo comparare gli esiti».
Richiusa ha parlato con un tecnico di Autostrade per l’Italia, secondo il quale il lavoro d’installazione delle nuove barriere è stato eseguito a regola d’arte: «Loro non mettono in discussione il proprio operato – precisa l’assessore – ma l’amministrazione deve difendere i suoi cittadini ed è giusto che assuma tutte le precauzioni del caso: per questo abbiamo già chiesto ad Arpa di fare altri rilievi. Resta inteso che faremo le nostre rimostranze al Ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture, da cui dipende la società Autostrade».
TUTTO PARTE DAGLI ANNI TRENTA
Lo svantaggio di Olgiate Olona, rispetto ad altri comuni attraversati dalla stessa autostrada, è che è tagliata in due a cielo aperto: l’A8 risale agli anni Trenta, quando non c’erano gli standard qualitativi di vita di oggi: «Chiunque osservi e approfondisca la situazione, non può non riscontrare i disagi delle famiglie che vivono in case prospicienti il rettilineo – rimarca l’assessore - Per questo gli organi superiori non possono non riconoscere la necessità di opere di mitigazione che tutelino i residenti dai disagi che subiscono ogni giorno. Tanto più che proprio il tratto di via Battisti e via Pasubio è stato escluso dal recente intervento di protezione dai rumori perché qui ci sono già barriere, anche se molto vecchie e inefficaci».
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