L’AGGRESSIONE
Olgiate Olona, badante dominicano picchia gli agenti
Fora una gomma, la polizia arriva ad aiutarlo ma quando gli vengono chiesti i documenti perde il controllo: arrestato

Cosa sia successo prima dell’intervento della polizia stradale non si è capito, perché il trentaduenne dominicano arrestato per resistenza a pubblico ufficiale non è stato in grado di spiegarlo. O meglio, lo ha spiegato cambiando svariate versioni e tutte inverosimili. Sta di fatto che l’altra sera, lungo la Pedemontana all’altezza di Cislago, si è ritrovato con la gomma della Smart bucata. In suo aiuto sono arrivati un mezzo della società che gestisce la tratta e la pattuglia della polstrada e invece che sentirsi sollevato, il dominicano ha dato in escandescenze. Minacce, insulti e poi botte agli agenti, uno dei quali donna.
LA VERSIONE DELL’IMPUTATO
«Non è vero, è stata lei a buttarmi per terra», ha raccontato l’imputato al giudice Marco Montanari durante il processo direttissimo. Difeso dall’avvocato Amanda Gugliotta è stato liberato con la prescrizione dell’obbligo di firma quotidiano, per la sentenza se ne riparlerà a gennaio. Il dominicano - da quattro mesi badante di due anziani allettati - è stato trovato accanto alla Smart dei suoi datori di lavoro, da solo, ma per motivi incomprensibili ha dichiarato che fino a pochi istanti prima dell’arrivo dei soccorsi ci fosse un suo amico, che guidava l’auto, e la moglie di quest’ultimo che li seguiva a bordo di un’altra macchina. «Quando si è bucata la ruota se ne sono andati perché il mio amico doveva iniziare a lavorare, era di fretta».
FUORI CONTROLLO
Alla richiesta di esibire i documenti ha perso il controllo. «Avevo fretta di tornare a casa perché i due pensionati che accudisco erano da soli, non possono stare a lungo senza qualcuno che li assista. Ero nervoso». La vicenda, così come narrata dal suo protagonista, suona un po’ dubbia, quindi gli accertamenti proseguiranno.
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