LA POLEMICA
«Ragazzini fatti di vodka e gin»
La rabbia dei vicini di casa dello Zero Village

Non si placano le polemiche dopo il concerto di Gué Pequeno iniziato alle 2 di mattina e finito poco prima dell’alba con un ragazzino finito all’ospedale a causa di una ferita al torace.
Si parla di sicurezza e ragazzini che entrano nel locale Zero Village già ubriachi sfuggendo al controllo dei genitori e in generale degli adulti.
La questione è sollevata dai residenti, in particolare da Giorgia Cantù, nota in zona per il suo passato in politica.
«Parlo in qualità di residente - spiega - e soprattutto perché numerose volte ho invitato segnalazioni agli uffici competenti. Anche venerdì sera sono intervenuta per un gruppo di quattordicenni che si era fermato sotto casa mia con in mano bottiglie di superalcolici».
Cantù riferisce l’episodio di cui è stata testimone.
«Un gruppetto si è scolato bottiglie di vodka e gin ed è andato su di giri. I giovanissimi hanno iniziato a parlare e ad attaccare briga a voce molto alta. Così ci siamo fatti sentire ci hanno risposto a male parole. Abbiamo deciso di scendere, si sono spaventati e sono scappati via».
Ma non è finita.
«Sono rimasta basita, perché seguendoli ho visto che hanno fatto la fila e sono entrati allo Zero. Nessuno li ha fermati. Erano visibilmente alterati. Ora io mi chiedo per quale motivo accadano queste cose. L’episodio del ragazzino ferito non si sa da cosa dovrebbe far riflettere tutti».
Secondo le verifiche delle forze dell’ordine al momento non ci sono denunce, anche durante i controlli dei carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio non sono stati rilevati episodi particolari.
Per i residenti resta comunque il problema: «I ragazzini assumono ingenti quantità di alcol, ormai hanno capito anche come evitare i controlli. Tanti percorrono a piedi la strada lasciando lontane le auto in modo da non essere colti alla guida ubriachi. Mentre all’interno del locale è vero che nessuno serve gli alcolici ai minori, c’è anche una severa ordinanza del sindaco Gianni Montano, ma pare che ci siano degli escamotage».
«A parte gli amici maggiorenni - dice la residente - che acquistano alcol per tutti, c’è un’altra abitudine. I ragazzini prenotano il tavolo e al tavolo viene portata una bottiglia a disposizione di chi si siede. In questo modo non viene servito fisicamente l’alcol ai minori, ma loro lo possono bere. Io spero che non succedano tragedie ma bisogna pensarci prima».
Intanto sulla vicenda era stato il proprietario di Zero Village, Lorenzo Schapira, a chiarire l’accaduto ricordando la collaborazione con le forze dell’ordine e che non si erano verificati disordini, né fatti legati a droga o alcol.
Quanto all’orario del concerto, Shapira ha chiarito che per non far saltare la serata, slittata a causa del maltempo, l’artista è arrivato dopo un altro concerto. Del resto anche qualche fan di Gué Pequeno sul suo profilo di Instagram si è lamentato dell’orario impossibile.
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