ROMA
Operazione contro gli hacker russi Noname, 5 mandati d'arresto

(ANSA) - ROMA, 16 LUG - Operazione della Polizia postale -
coordinata dalla procura di Roma - contro il gruppo di hacker
russi Noname057(16), responsabile dal 2022 ad oggi di migliaia
di attacchi verso siti governativi, della pubblica
amministrazione, di infrastrutture di trasporto pubblico,
istituti bancari, sanità e telecomunicazioni in diversi Paesi
europei, tra cui l'Italia. Le indagini, coordinate a livello
internazionale da Eurojust ed Europol, hanno consentito di
identificare numerosi aderenti al gruppo, svelando chi si celava
dietro ai server remoti, agli account Telegram e ai pagamenti in
criptovaluta riconducibili alla crew. Cinque mandati di arresto
internazionali sono stati emessi nei confronti di cittadini
russi, 2 dei quali ritenuti vertici dell'organizzazione. Più di
600 server in vari Paesi sono stati disattivati ed in parte
sottoposti a sequestro.
L'operazione - chiamata Eastwood - è stata condotta in Italia
contemporaneamente ad analoghe attività in Germania, Stati
Uniti, Olanda, Svizzera, Svezia, Francia e Spagna.
Noname, informa la Polizia, reclutava simpatizzanti,
distribuendo gli elenchi dei target occidentali da colpire e
rivendicando poi gli attacchi attraverso i propri canali anonimi
Telegram. Con il canale DDosia Project, la crew metteva a
disposizione un software per entrare e operare nel gruppo.
L'infrastruttura criminale è risultata articolata su un livello
centrale di comando e controllo nella Federazione russa, server
intermedi dedicati alla anonimizzazione del segnale e alla
dispersione delle tracce e, quindi in migliaia di computer messi
a disposizione di Noname dagli aderenti per gli attacchi.
Il gruppo ha coordinato gli attacchi dal territorio russo,
remunerando in criptovalute gli aderenti. Gli attacchi Ddos
(Distributed denial of service), con ingenti quantità di
connessioni simultanee dai computer verso i siti da colpire,
sono stati mirati a provocarne il collasso e la temporanea
inservibilità, con ripercussioni anche rilevanti sull'erogazione
dei servizi pubblici.
In Italia, le indagini del Centro nazionale anticrimine
informatico per la protezione delle infrastrutture critiche, con
i Centri operativi della Polizia postale di Piemonte, Lombardia,
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Calabria, hanno
condotto alla identificazione di 5 persone, ritenute aderenti al
gruppo avendo effettuato attacchi ad infrastrutture nazionali ed
europee. Nei confronti dei 5 la procura della Repubblica di Roma
ha emesso decreti di perquisizione eseguiti. Sono inoltre al
vaglio altre posizioni. (ANSA).
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