DISAVVENTURA
«Mi hai mandato fuori strada, sistemiamo le cose». Ma la truffa non riesce
L’episodio a Origgio. La testimonianza di Barbara Premoli: capendo il raggiro, ha chiamato il 112 e ha messo in fuga il delinquente

Investita da urla, insulti, toni minacciosi, l’ennesima vittima della truffa dello specchietto non si è lasciata scoraggiare e, chiamando il 112, è riuscita a mettere in fuga il malvivente.
Protagonista della disavventura, che l’ha segnata profondamente, è Barbara Premoli, di Saronno, direttrice della rivista online “MotoriNoLimits”: rendendo pubblica la sua esperienza con un video, ha confessato di essersi spaventata molto, di essere del tutto impreparata seppure se ne sentano tante su questo genere di truffa e che «Viverla sulla propria pelle è tutt’altra cosa».
La malcapitata stava percorrendo via Circonvallazione a Origgio, diretta alla casa di riposo San Giorgio, quando ha visto l’Audi nera davanti fermarsi a lato strada; messa la freccia per sorpassarla le stava passando accanto quando ha sentito un forte rumore metallico. A quel punto è stata affiancata dal conducente dell’Audi, che l’ha accusata di averlo mandato fuori strada rompendogli un cerchione e lo specchietto: «Andiamo in quel parcheggio e sistemiamo le cose», le ha detto. Barbara, però, ha capito che qualcosa non andava: era molto spaventata, ma anche razionale e sulla difensiva, perché non lo aveva affatto urtato.
Rifiutando di isolarsi in un’area di sosta e preferendo rimanere in strada, ha accostato, afferrando istintivamente la borsa, ed è uscita dall’abitacolo trovandosi di fronte alla richiesta di sistemare subito le cose: chiaro che lo sconosciuto volesse dei contanti. «Ho preso il telefonino per chiamare il 112 e lui se n’è andato mandandomi all’inferno» conclude il racconto la saronnese.
Arrivata molto scossa alla Casa San Giorgio, è stata accudita dai suoi amici che lavorano nella struttura, i quali hanno chiamato la polizia locale. Adesso si stanno visionando i filmati delle telecamere, nella speranza che possano avere inquadrato la targa dell’Audi per risalire al truffatore.
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