CONTRABBANDO
Oro fermato in dogana
Imprenditore piemontese trovato con due chili in lingotti e denunciato dalla Guardia di finanza
Due chili di lingotti d'oro bloccati alla dogana di Gaggiolo dalla Guardia di finanza.
Nel corso della quotidiana attività di
controllo dei confini italo svizzeri, finalizzati soprattutto alla prevenzione del contrabbando
di merce e dell’illecito movimento di valuta, i militari della
Compagnia di
Gaggiolo,
in servizio al Valico Turistico, con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane, hanno individuato un’auto sospetta proveniente dalla Svizzera,
che è stata
sottoposta ad un attento controllo.
L’ispezione del mezzo e del suo conducente, un
imprenditore italiano
di 67 anni,
attivo nel settore delle consulenze, ha portato al rinvenimento
di
un
lingotto da un chilo (valore circa 35mila euro) in una borsa nascosta sull’auto. Eppure, alla consueta domanda dei finanzieri, il conducente dell'auto aveva risposto con "Nulla da dichiarare".
Le
Fiamme Gialle
hanno sequestrato il lingotto (appena prelevato da una banca svizzera) per
contrabbando
e violazione
della
Nuova
disciplina del mercato dell’oro.
Tuttavia
,
i finanzieri, insospettiti dai segni di nervosismo dell’imprenditore, decidevano
di accompagnare il
soggetto
in caserma per effettuare un controllo più approfondito,
che
permetteva di rinvenire quattro hard disk contenti importanti informazioni di carattere fiscale.
E nell'abitazione dell'imprenditore, a Fossano è stato trovato un secondo lingotto
uguale al precedente, subito sequestrato (poiché mancavano certificati di provenienza). L’imprenditore è stato denunciato alla Procura di Varese per contrabbando.
Ulteriori indagini dovranno stabilire la posizione dell’indagato in riferimento al profilo fiscale.
Altro servizio sulla Prealpina in edicola sabato 28 febbraio
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