SOLIDARIETA’
Ospedale Del Ponte, apparecchiatura in dono alla cardiologia pediatrica
Presto verrà attivato un ambulatorio dedicato alla pratica sportiva del cardiopatico congenito

Grazie ad una doppia donazione, la fondazione Il Ponte del Sorriso e la famiglia Palladini Cristiano, infatti, hanno acquistato per la struttura guidata dalla dottoressa Alessandra Stifani un'apparecchiatura del valore di quasi 30 mila euro che consente di eseguire il test cardiopolmonare da sforzo, un esame che è considerato il gold standard per la valutazione funzionale cardiorespiratoria.
LE PAROLE DELLA DOTTORESSA
«Questo esame, va a arricchire l’offerta diagnostica per il corretto monitoraggio nel tempo del cardiopatico congenito . Infatti, ci consente di monitorare le reali capacità funzionali, adeguare la terapia, ma anche stabilire un piano di attività fisica personalizzato - spiega la Dottoressa Stifani -. Il nostro obiettivo, che grazie a questa donazione sinergica possiamo raggiungere, è quello di offrire ai pazienti con cardiopatie congenite la possibilità di svolgere una vita piena, il più possibile completa di tutte quelle esperienze che la rendono 'normale', con particolare riferimento alla pratica sportiva».
La formazione specifica del personale medico della Cardiologia pediatrica e l’acquisizione di queste apparecchiature ci permettono di fornire le risposte adeguate circa la capacità di lavoro di tanti ragazzi dai 12 anni e adulti nati con una cardiopatia congenita».
L’APPARECCHIATURA
L'apparecchiatura consiste in un cicloergometro, elettrocardiografo a 12 derivazione, un pneumo-tacografo connesso a un boccaglio con analizzatore di gas. L'analisi dei dati è gestita da un software dedicato che li elabora in curve e grafici che descrivono lo stato funzionale del paziente. Inoltre, la formazione specifica del personale medico della cardiologia pediatrica e l’acquisizione di queste apparecchiature permettono di fornire le risposte adeguate circa la capacità di lavoro di tanti ragazzi dai 12 anni e adulti nati con una cardiopatia congenita.
LE CARDIOPATIE CONGENITE
«Le cardiopatie congenite hanno un’incidenza intorno a 8-10/1000 nati vivi, cioè ogni anno nascono circa 4500 cardiopatici congeniti. Grazie ai continui progressi della cardiologia e della cardiochirurgia pediatrica, oltre il 90% di questi bambini raggiunge l’età adulta, e talora più che adulta - aggiunge la dottoressa Battistina Castiglioni, direttore del dipartimento cardio-toraco-vascolare di ASST Sette Laghi - L’impegno degli specialisti del settore è rivolto non solo alla gestione delle problematiche cliniche spesso complesse, ma anche all’accompagnamento a una vita il più normale possibile, fatta di relazione e interazione con gli altri, scolarità, gravidanze viaggi e attività sportiva. Questo progetto che oggi trova compimento è davvero prezioso proprio in questa direzione!».
L’OBIETTIVO
«Il nostro impegno ad offrire non solo le cure migliori ma anche la migliore qualità di vita ai nostri piccoli pazienti trova un'ulteriore conferma grazie alla concretizzazione del progetto dell'ambulatorio per pratica sportiva del cardiopatico congenito - ha sottolineato il professore Massimo Agosti, direttore del dipartimento materno-infantile - Grazie alla fondazione Il Ponte del Sorriso e alla famiglia Palladini Cristiano per questa donazione che fa davvero la differenza, per il nostro Ospedale e per tanti ragazzi!».
«UN RIFERIMENTO UNICO E INNOVATIVO»
«Con questa apparecchiatura, la cardiologia pediatrica dell'ospedale Del Ponte può offrire un servizio che rappresenta un riferimento unico ed innovativo - conclude il direttore sanitario, Lorenzo Maffioli - Se già ora possiamo stimare l'esecuzione di almeno 150 esami di questo tipo all'anno, il nostro auspicio è che molti altri ragazzi e adulti affetti da cardiopatie congenite residenti fuori dal nostro territorio possano trovare al Del Ponte un'opportunità di dedicarsi a pratiche sportive che fino ad oggi sono state loro precluse. Pratiche, tra l'altro, che non solo migliorano la qualità della vita, ma, se svolte nel rispetto delle indicazioni che i nostri specialisti possono ora fornire, contribuiscono anche a migliorare il loro stato di salute».
© Riproduzione Riservata