LA LETTERA
Ospedale di Luino. «Moratti, incontriamoci»
Il consigliere comunale Artoni chiede un confronto con la Regione sui problemi del nosocomio. Ora c’è anche quello dell’aria condizionata

Le preoccupazioni espresse nelle settimane scorse sulla modifica dei servizi di emergenza urgenza e la riconversione dei posti letto dell’ospedale di Luino a causa del Covid, arrivano in Regione Lombardia. Il consigliere comunale di opposizione Furio Artoni, capogruppo di “Azione Civica per Luino e Frazioni”, ha infatti inviato una lettera all’assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti , chiedendo un incontro ed elencando alcune delle problematiche emerse anche in consiglio Comunale oltre che dal tavolo del Piano di zona che coinvolge 24 sindaci.
Artoni è anche presidente del “Comitato Ospedale di Luino 3.0” e lo fa presente scrivendo alla vicepresidente regionale. Come detto, menziona dapprima l’impossibilità di avere un anestesista rianimatore sull’automedica nel mese di luglio - ad agosto dovrebbe essere ripristinato - e poi la vicenda dei letti subacuti. «Molti posti letto dei sub-acuti - scrive Artoni - sono stati trasferiti all’ospedale di Angera, con una riduzione drastica della capacità d’accoglienza dell’ospedale luinese». Si riferisce poi a turnazioni importanti degli anestesisti e alla mancanza di adeguata aria condizionata nei reparti «con temperature interne superiori a 30 gradi che ultimamente hanno scatenato polemiche da parte degli utenti».
A fronte di molti piccoli e medi Comuni che necessitano di un ospedale pienamente efficiente, prosegue Artoni, «sono stati effettuati tagli e riduzioni incompatibili con la tutela della salute pubblica del nostro territorio». Da qui la richiesta di un incontro per parlare a voce di questo e altri temi con l’assessore e tutti i sindaci del Piano di zona «soprattutto, con gli operatori dell’ospedale di Luino e le dirigenze amministrative».
Problematiche e appelli sull’ospedale di Luino si erano già registrati alla fine della scorsa estate.
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