LA PUBBLICAZIONE
Ossola, famiglia di campioni
Nel Salone Estense la presentazione del libro edito da Pietro Macchione che ripercorre vita, aneddoti e successi dei tre fratelli assi di calcio e basket.

Quando lo sport era diverso, non c’erano cori, né violenze e meno soldi: parte da lì l’intensa descrizione dedicata a Cicci nel libro “Gli Ossola”, edito da Pietro Macchione, che ripercorre la vita di una formidabile famiglia varesina e di tre fratelli, Franco, Luigi “Cicci” appunto e Aldo, tre atleti leggendari che molto hanno dato allo sport a livello nazionale.
Il volume, firmato da due giornalisti Franco Giannantoni e Flavio Vanetti, e da Franco Ossola Jr, figlio dell’indimenticata ala sinistra del Grande Torino e nipote di Cicci e Aldo, propone imprese che hanno fatto la storia dello sport: dalla leggendaria squadra granata di Franco, le cui imprese sportive furono interrotte con la tragedia di Superga del 1949, al Varese che negli Anni ‘60 si affacciò alla serie A capitanato proprio da Luigi Ossola, il quale a sua volta era giunto al calcio dopo gli inizi di carriera nel basket, e alla gloriosa Ignis, che vinse coppe scudetti con la regia del terzogenito Aldo.
E, scorrendo una pagina dopo l’altra, non è solo lo sport al centro del volume, ma soprattutto la grande umanità che traspare da ricordi, racconti inediti, memorie e dalla ricca galleria fotografica: momenti pubblici e privati, vittorie e tragedie, come il funerale del padre Gino, scomparso solo qualche mese prima di Franco in un incidente stradale insieme alla moglie.
Un’umanità fatta di sostanza, che non ha bisogno di apparire e che descrive il carattere poco loquace e schivo di Luigi, un uomo lineare e coraggioso, di quelli, come ha detto Giannantoni, che oggi non esistono più: a lui suo fratello Aldo ha pensato, quando gli è nata l’idea di un libro, per restituirgli la giusta luce, a lui che, dei tre, è sempre rimasto in un cono d’ombra.
Oggi, sabato 8 ottobre, al Salone Estense la presentazione ufficiale del volume, già disponibile in libreria, cui parteciperanno tanti esponenti dello sport di allora e di oggi, tanti amici e personalità della città.
«Attraverso le vicende di questi tre grandi campioni - ha detto il sindaco Davide Galimberti, presente ieri all’anteprima per la stampa - emerge lo spirito di Varese, la sua concretezza e la sua umiltà nel fare le cose».
Il vicesindaco Daniele Zanzi ha evidenziato che i tre fratelli Ossola sono il simbolo di come la vita dello sport fosse incentrata sull’oratorio, in una dimensione di quartiere, in cui l’attaccamento alla città era fondamentale, tanto importante da non poter mai fare a meno dei luoghi d’origine: e così Franco, quando già giocava e viveva a Torino, telefonava in momenti precisi per poter ascoltare le campane di San Vittore e per qualche minuto sentirsi a casa.
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