DOPO L’ALLARME
Otto famiglie senza il gas
Mancano le certificazioni di conformità: continua l’emergenza nelle case Aler in Canazza

Tutto è cominciato domenica pomeriggio, quando gli inquilini del palazzo Aler di via Girardi 2 avevano cominciato a sentire un forte odore di gas. In situazioni del genere meglio non scherzare, qualcuno ha pensato giustamente di telefonare al 112 e chiedere l’intervento dei vigili del fuoco. I quali sono arrivati, hanno constatato che effettivamente c’era un forte odore di gas e quindi hanno provveduto a chiudere i contatori. In teoria, i rubinetti avrebbero dovuto essere riaperti ieri mattina, al termine delle verifiche e delle eventuali riparazioni. In pratica, ieri pomeriggio otto famiglie erano ancora senza gas.
Perché né Aler né i privati che a loro tempo avevano acquistato i loro appartamenti dall’Azienda di edilizia residenziale erano in grado di fornire le dichiarazioni di conformità degli impianti. Niente dichiarazioni, niente gas. Il rischio, altrimenti, è quello di far saltare tutto per aria.
Nel corso del loro intervento i vigili del fuoco avevano individuato il tratto di impianto che poteva aver causato la fuga di gas, per precauzione otto famiglie erano state invitate a lasciare i loro appartamenti. I vigili del fuoco avevano chiuso i rubinetti e arieggiato i locali, un’ora dopo le otto famiglie avevano potuto fare rientro alle loro case. Il gas, però, era rimasto chiuso. Nel pomeriggio di ieri i vigili del fuoco erano ancora in attesa di una risposta da parte di Aler. Delle due l’una: o i certificati saltano fuori, oppure qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di dichiarare che gli impianti sono in regola. Altrimenti il gas resterà chiuso e le famiglie dovranno trovare il modo di arrangiarsi.
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