VERSO IL PALIO
Gavino: la passione in sella
Sanna all’esordio a Legnano per La Flora: «Mi adatto bene alla pista»

Per la prima volta si presenta a Legnano. Ma non per questo è da considerare in sott’ordine. Gavino Sanna, trent’anni, monta per La Flora. Fantino da ippodromo ma pure da palio, arriva all’appuntamento concentrato e motivato. Si è lasciato alle spalle la caduta di un mese e mezzo fa al centro ippico La Stella quando finì a terra insieme a Dino Pes nelle corse a pelo di preparazione.
Ora sta bene e lo ha già dimostrato domenica giungendo secondo a Fucecchio dopo la vittoria dell’anno scorso per la contrada di Sant’Andrea.
La sua arma migliore? La passione. «Sono sempre a cavallo – dice – da mattina a sera. Credo in quello che faccio e prima o poi i risultati sono convinto che arriveranno».
Occhio a Sanna per la corsa al Mari, la sua esperienza nelle gare in ippodromo potrebbe essere decisiva. «Mi posso adattare bene alla pista di Legnano», ammette. Così come fece Silvano Mulas quando nel 2009 portò alla vittoria proprio La Flora con Charlie Brown. Non è un caso il riferimento a questo fantino, sardo come Sanna e molto bravo a destreggiarsi nello schema di Legnano. Essere fuori dal giro di Siena potrebbe addirittura diventare un vantaggio. Ecco perché su Gavino si sono concentrate parecchie attenzioni, soprattutto in questi giorni di vigilia, dopo che è stata testata la sua ritrovata forma a Fucecchio.
«Sono al debutto – afferma – ma sto benissimo, sono molto carico e so di avere le mie carte da giocare».
La più importante potrebbe essere quella dei cavalli. Sanna monterà i purosangue di Valter Pusceddu, un personaggio che ha occhio anche se non può correre a Legnano perché squalificato. Ma il suo zampino c’è e potrebbe essere decisivo. «Già lo conosco questo cavallo perché lo monto in lavoro, quindi non dovrebbero proprio esserci problemi».
Affiatamento, passione, applicazione. Quali le altre frecce nella faretra di Gavino? «Corro in una bellissima contrada, che mi ha accolto benissimo. Dopo l’infortunio mi sono stati tutti vicino. E questo mi ha fatto molto piacere. Ringrazio loro e ringrazio la mia fidanzata Melania Picone che è venuta da Pisa per stare con me».
Nessuna paura, però, dopo la caduta. Più importanti le emozioni. «Le corse a pelo sono uniche, al canapo è tutto diverso che alle gabbie di un ippodromo. C’è la gara da fare, l’avversario da curare. Tutto in pochissimi attimi». E’ la magia del palio, ciò che alimenta la passione e porta avanti una tradizione unica e straordinaria. Se poi arriva anche la vittoria, la gioia diventa indescrivibile.
«Temo tutti gli avversari – commenta – ma non ho paura di nessuno. Tutti cercheremo di vincere, per questo non ci tireremo indietro».
Per la Flora si tratta di una sfida importante, forse decisiva, visto che il digiuno dura ormai dal 2010 quando a tagliare per primo il traguardo fu Antonio Siri con Last Minute. La fiducia in Gavino Sanna e l’attenzione nei suoi confronti non fanno altro che confermare la grande attesa che c’è nella contrada rossoblù a quattro giorni dal palio.
La speranza è che l’esordio del fantino coincida con quello che tutti sognano ma non osano dire. Non resta che attendere il canapo di domenica. Quando scenderà diventerà tutto più chiaro.
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