SERIE Ax
«Chi se ne va ha torto»
Il presidente Marco Vittorelli parla di presente e futuro della Pallacanestro Varese. Caso Ponti: «Ci ha un po’ sorpreso, sempre meglio affrontare i problemi»

Marco Vittorelli fa il consuntivo della stagione e parla già del 2019/20 alle porte. Il presidente della Pallacanestro Varese commenta così l’annata appena conclusa.
«È mancata un po’ di fortuna nel finale, ma la squadra ha fatto il massimo nel corso di un’annata molto più regolare rispetto alla precedente. Aver sempre lottato nella metà alta della classifica, stando lontano dalla zona pericolo che nel 2017/18 avevamo occupato per un paio di mesi, è già un valore, tenuto conto del nostro budget in relazione a quello di molte avversarie che in maniera più o meno trasparente hanno investito moltissime risorse».
Da manager il fatto che Varese abbia fatto meglio rispetto alle risorse investite rende positiva la stagione?
«Frequentando la Lega Basket prevedo qualche problema sulle iscrizioni al prossimo campionato. Torino è la punta di un iceberg, la nostra condotta equilibrata genera qualche mal di testa per i playoff mancati di un niente, ma ci permette di guardare al futuro con serenità. Anche in Lega ci fanno i complimenti per la capacità di coniugare risorse e programmazione».
Quali sono le chiavi per crescere?
«Bisogna mantenere il regime attuale per i prossimi 5-6 anni, migliorando l’impianto e puntando sulla crescita dei ricavi Tv: se in due o tre rinnovi si riuscisse a passare dagli attuali 120mila euro a 1 milione si ridurrebbe il peso dell’impegno delle proprietà. L’impianto già oggi è un’eccellenza, lo dimostra la partita della Nazionale disputata a Varese che ha portato un grande ritorno d’immagine grazie agli investimenti compiuti negli ultimi anni dalla società».
Il CdA è in scadenza: quanto resterà ancora in carica?
«L’orizzonte minimo è settembre, se non si andrà in prorogatio per l’approvazione del bilancio come accaduto negli ultimi tre anni. Toccherà alla proprietà fare le sue scelte, a partire dalla mia posizione attuale, in funzione di chi entrerà nel capitale. Ma la stagione verrà programmata dall’attuale consiglio: i frutti che si raccoglieranno nel 2019/20 saranno in massima parte prodotti da quel che sapremo costruire nei prossimi due mesi. Alcuni contratti sono stati rinnovati e altre trattative sono in corso per ulteriori estensioni sulla base di un budget sostanzialmente confermato».
Come sono state vissute le dimissioni di Gianfranco Ponti all’interno del CdA?
«Per me chi se ne va ha sempre torto, meglio affrontare i problemi perché andandosene restano irrisolti. Ci ha un po’ sorpreso, non c’erano motivi per giustificare un comportamento forte, però non c’è alcun problema se dovesse decidere di tornare e spiegare le sue ragioni».
Come si evolve invece l’iniziativa Orgoglio Varese?
«È un progetto che ha già dato un contributo sostanzioso per la stagione appena conclusa e continuerà a darlo in futuro. Ha il taglio giusto per aggregare aziende di certe dimensioni, complementare rispetto a “Varese nel Cuore” nell’offrire due formule adatte a tipi diversi di partner con il medesimo scopo di sostenerci».
Che cosa direbbe a chi valuta oggi se avvicinarsi al mondo della Pallacanestro Varese?
«La capacità di coniugare gestione virtuosa delle risorse e risultati del campo rende ottimale il momento per investire su Pallacanestro Varese tramite una delle due iniziative che ci sostengono. Inoltre, facciamo pieno affidamento sulla presenza dall’inizio di una figura come Andrea Conti, il quale ha saputo calarsi perfettamente in corsa nella nostra realtà con una assidua opera di raccordo tra area tecnica e CdA».
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