SICUREZZA
Panettoni da “tagliare”: «Pericolosi e superati»
Il blogger-viabilista invoca «i dissuasori in plastica» e avverte: i blocchi di cemento stanno scomparendo ormai in tutta Europa

A chi non è capitato di urtare con l’auto un panettone? E di imprecare magari per il danno alla carrozzeria? I dissuasori in cemento, ribattezzati panettoni per la forma, servono appunto a scoraggiare la sosta in punti critici, che possono essere marciapiedi o lati della strada. Finalità giusta, utile, peccato che lo strumento venga ritenuto inadeguato e anzi pericoloso. Lo dice il blogger-viabilista varesino Manuele Mariani,che da una decina di anni si batte per rafforzare la sicurezza stradale. Quella contro i panettoni è una battaglia che conduce da tempo. E che ripropone, ora, alla nuova amministrazione comunale: «Smantellateli». Motivo? «Non esistono in nessun’altra parte d’Europa e stanno scomparendo anche in Italia. Sono molto pericolosi come dimostrano le tragedie di motociclisti che ci sono finiti contro». A Varese, file di panettoni ce ne sono ancora. «Cito due esempi che sono sotto gli occhi di tutti: quelli in via San Francesco, pieno centro, e quelli in via Marzorati. Non hanno senso, producono solo rischi». Beh, ma allora bisognerebbe arrendersi alla sosta selvaggia? «No, i dissuasori servono ma occorrono quelli giusti, non pericolosi ed efficaci». Mariani, che viaggia molto all’estero, suggerisce quindi i bollards, ovvero i dissuasori in plastica che, in caso di incidente, non causano danni alle persone e i veicoli. «Sono cilindri di plastica, non ammazzano gli utenti della strada e non ammaccano le auto». Mariani ribadisce che tale soluzioni è ormai prassi in Francia, Spagna «e anche in Romania dove in fatto di sicurezza stradale sono molto più avanti di noi». Ma ne ha parlato con gli amministratori comunali? «Faccio una premessa: oltre ai panettoni, ho una lunga serie di proposte da fare per rafforzare la sicurezza stradale. Sono pronto in qualsiasi momento ad illustrarle agli assessori competenti».
Servizio completo sulla Prealpina di giovedì 16 febbraio
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