NON SOLO CUCINA
Panino perfetto, in tv le due fette di Varese
Su Food Network la sfida "culturale" tra locali del territorio

Mettere Varese tra due fette di pane non è impresa scontata, eppure qualcuno è riuscito a farlo: lo dimostra Il Panino Perfetto, trasmissione in onda su Food Network (canale 33) questa sera alle 22, in una seconda edizione ricca di novità e in giro per l’Italia. La rete ha scelto come puntata d’apertura la Città Giardino che, per quanto sia già apparsa diverse volte in sugli schermi tv, rivela qui una bellezza emozionante. Tanto spazio dedicato al Sacro Monte con le cappelle e la funicolare, riconosciamo i Giardini e “la piccola Versailles” di Palazzo Estense, il decadente Hotel Campo dei Fiori tornato celebre grazie alle riprese di Suspiria, scorci e perle del centro storico. Soprattutto, a bucare lo schermo sono quelle ricchezze gastronomiche che passano spesso inosservate.
Vittorio Gucci, autore e presentatore del programma nonché cuoco “paninaro” e consulente per la ristorazione, ha voluto proporre una sfida dagli intenti rari: rendere giustizia alla città ospite raccontando le sue peculiarità tramite il panino perfetto (per assemblaggio, gusto, territorialità. E sì, anche per impatto social: giudizio riservato alla figlia Sofia. Senza competizione da talent show ma usando il confronto onesto come pretesto per esaltare i prodotti e chi li rappresenta: la magia democratica e pop del panino mette tutti d’accordo, e unisce, al di là di chi “vince” o di chi “perde” in puntata.
Due le paninoteche protagoniste del territorio, molto conosciute (una nel centro di Varese in centro, l’altra a Barasso) e con una bella storia familiare o fraterna da raccontare. Sono chiamate in gioco per uscire dalla propria comfort zone e creare un panino che racchiuda tre ingredienti tipici, forniti dai giudici.
Ingredienti narrati senza omissione di particolari: «Dell’asparago bianco di Cantello si mangia tutto ed è eccellente anche a crudo, mentre la toma di Osmate è poco conosciuta ma è strepitosa e vederla produrre in caseificio è meraviglioso», racconta Gucci: «Queste attività familiari e storiche, così come la macelleria centrale che ha fornito una buonissima luganega, sono la ricchezza della città». Ad accompagnare il presentatore c’è un varesino d’eccezione. Raffaele “Skizzo” Bruscella, imprenditore locale e co-autore del programma, è innamorato di Varese ed è anche grazie a lui che è possibile ora ammirare in tv i dettagli che la rendono unica. «Varese è bella sempre», commenta con affetto, «ma vorrei puntasse di più su storicità e territorialità».
Gucci è d’accordo: «A Varese questa cosa è debole, istituzioni e offerta gastronomica dovrebbero pubblicizzare meglio entrambigli aspetti. Perché tutti i paninari fanno panini apprezzabili, ma è ben altra cosa saper convincere con la reinterpretazione di prodotti e ricette tipici. E, Varese, ne ha tutto il potenziale».
© Riproduzione Riservata