L’INIZIATIVA
Animalisti in piazza a Parabiago: «Via i cacciatori dal Roccolo»
Un centinaio di attivisti ha manifestato questa mattina. La richiesta al sindaco: «Stop all’attività venatoria nel parco»

No alla caccia. No alla presenza dei cacciatori all’interno del parco locale di interesse sovracomunale del Roccolo. Lo hanno urlato forte questa mattina, domenica 26 novembre, a Parabiago, un centinaio di attivisti di vari gruppi animalisti. Con un presidio partito davanti alla stazione parabiaghese ed un corteo arrivato fino al luogo dell’incidente un cacciatore ha ucciso un cane, si è svolta la manifestazione di protesta per il caso di Uma, la rottweiler uccisa lo scorso 12 novembre, da un cacciatore, nella zona di via Delle Viole.
IL CANE UCCISO
La vicenda ha destato molte polemiche, in quanto il cane sarebbe stato ucciso a poca distanza da un ragazzino di 13 anni. Inoltre le versioni dei fatti, da un lato quello della padrona, che ha parlato di una violenza immotivata verso l’animale e dall’altra quella del cacciatore che ha raccontato di aver sparato al cane solo per difendersi, sono ben diverse. La manifestazione odierna ha raccolto gli attivisti di vari gruppi come Fronte Animalista, Meta, Avi, No Mattatoio e Partito Animalista. Proprio davanti alla stazione si è tenuto un presidio con i discorsi dei rappresentanti associativi anche con parole molto forti ed insulti verso i cacciatori. In particolare, oltre ad una contrarietà generica verso l’attività venatoria si è puntato molto sul fatto che questa possa avvenire nei 1.800 ettari del Plis del Roccolo, un’area immersa in zone densamente urbanizzate e frequentatissima, oltre che dai cacciatori, dagli agricoltori, da podisti, da ciclisti, da camminatori e da molta gente a spasso con il cane. E’ stata sottolineata la pericolosità della presenza dei cacciatori.
SINDACO ASSENTE
Tra le persone invitate a parlare c’era anche Sarah Giansoldati, la padrona del cane Uma. Assente l’amministrazione comunale del sindaco Raffaele Cucchi: durante l’incontro con gli animalisti di giovedì scorso in municipio ambo le parti si sono reciprocamente accusate di scarso ascolto e scarsa disponibilità. Uno degli striscioni, oggi, recitava: “Sindaco di Parabiago: non pervenuto”. Al primo cittadino è stato comunque chiesto con un’ordinanza di bloccare l’attività venatoria nella porzione parabiaghese del parco del Roccolo, anche se in verità l’uccisione del cane sarebbe avvenuta poco fuori dall’area protetta ma pur sempre in una zona agricola a 160 metri dalle prime case.
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