LA SPIACEVOLE SORPRESA
Parabiago, softair sfrattato
Il Comune non rinnova il permesso nelle aree boschive, si cerca una soluzione

La squadra si chiama Compagnia Shark, squalo, ma con il mare non ha nulla a che fare.
È la boscaglia il terreno ideale in cui svolgere lo sport praticato dai componenti dell’associazione di Parabiago presieduta da Lamberto Berardo: il softair.
Un’attività ludico-ricreativa autorizzata, riservata ai maggiori di 16 anni, che si basa sulla simulazione non violenta di azioni militari e che tre anni fa ha trovato casa a Villastanza, in un’area verde alle spalle delle scuole medie Rancilio, assegnata in concessione dal Comune.
Il 2021 però ha riservato una spiacevole sorpresa ai softgunners, circa una ventina, che ora rischiano di dover lasciare la città.
«Al momento di rinnovare l’accordo annuale per l’utilizzo dell’area boschiva dopo lo stop imposto lo scorso anno dalla pandemia - spiega il presidente del sodalizio iscritto al Coni - abbiamo ricevuto risposta negativa da parte dell’ufficio Ecologia che ha addotto come motivazioni la tutela della fauna e la possibile caduta di rami».
Una versione che non ha convinto Berardo: «Ci domandiamo come mai questi problemi siano emersi dopo tre anni. La fauna c’era anche prima e i rami potrebbero essere pericolosi anche per coloro che nel campo portano i cani a passeggio, eppure a questi ultimi nessuno dice nulla». Inoltre, c’è il fatto che il softair abbia un impatto davvero minimo sull’ambiente: «Le nostre armi sparano ad aria compressa e con un rumore davvero appena percettibile, pallini di cellulosa da sei millimetri completamente biodegradabili. Senza contare che la nostra presenza, due volte al mese e regolarmente segnalata da cartellonistica, è servita come presidio del territorio. Quando abbiamo avuto la concessione la prima volta abbiamo sgomberato così tanta spazzatura abbandonata, amianto incluso, che sono stati necessari più di dieci viaggi di furgone per smaltirla. E abbiamo sempre tenuto tutto pulito».
Non comprendendo il dietrofront del Comune, Berardo annuncia che l’associazione potrebbe lasciare Parabiago. «Se non verrà individuata un’alternativa - dichiara - saremo costretti a malincuore a cercare supporto da altre amministrazioni. A meno che non vi sia qualche privato che possa venirci incontro e che abbia un’area da affidarci, anche dietro la corresponsione di un affitto ragionevole: siamo una piccola associazione e la quota annuale è calibrata solo per coprire le spese di iscrizione al Coni e l’assicurazione per i tesserati».
Ma, forse, non tutto è perduto. Lo spiega l’assessore Dario Quieti: «Discuteremo del tema in commissione congiunta con l’assessorato allo Sport. La volontà di trovare una soluzione c’è. Resta da verificare se vi siano altre aree comunali adatte».
Una storia legata a questo ambiente è quella di Andrea Fogliani, un 31enne trasferitosi a Londra da Uboldo, dove è stato presidente dell’Asd Revolver di softair della città.
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