IL RECORD
Patteggia al mattino, beccato nel pomeriggio
Ladro seriale delle scuole arrestato ancora dalla polizia alle Morelli poche ore dopo che il suo avvocato aveva ottenuto una pena di un anno per il furto all’asilo Poggi

Alle nove il suo avvocato ha patteggiato davanti al giudice Daniela Frattini una pena di un anno per il furto all’asilo Poggi di via Ponchielli di neppure un mese fa. Erik Mingirulli, il ventitreenne topo seriale di aule, non era in aula. Contattato dal legale Sefania Gagniche gli sollecitava il pagamento di una parcella, il ragazzo le ha risposto: «Tranquilla, se si tratta di 300 euro non ci sono problemi, glieli do al più presto». Un paio d’ore dopo Mingirulli è finito di nuovo in manette: la polizia lo ha arrestato insieme al suo storico complice Mirko Santoro per l’ennesimo raid tra i banchi di scuola, questa volta alle Morelli. Il pubblico ministero Luigi Furno ha disposto i domiciliari (in mattinata se l’era cavata con il solo obbligo di coprifuoco tra le 19 e le 7), nei prossimi giorni il ventitreenne tornerà in tribunale per il processo direttissimo.
Mingirulli non avrà però molti spazi di difesa: il colpo di lunedì è ben documentato dalle telecamere che gli investigatori del commissariato avevano collocato d’accordo con la presidenza, così da beccare il flagranza i soliti noti. L’esperienza infatti insegna: è durante i ponti festivi o i lunghi periodi di vacanza, che i ladri saccheggiano più agevolmente gli istituti scolastici. Così, in ottica preventiva, gli uomini del primo dirigente Franco Novatihanno deciso di giocare in contropiede. Nel primo pomeriggio è scattato l’allarme. Due i malviventi che si sono introdotti alle Morelli tentando di portarsi via i computer usati per le attività didattiche e amministrative. Appena realizzato di essere stati intercettati, i due hanno cercato di scappare. Mirko Santoro non ci è riuscito: la squadra volante l’ha preso immediatamente e portato in commissariato. Il ragazzo ha taciuto sull’identità del complice, anche una volta messo davanti al fatto compiuto. Ma tanto c’erano le immagini a incastrare l’amico. Così la pattuglia è andata spedita a casa dei genitori del ventitreenne, che però non c’era. L’hanno trovato non lontano qualche minuto più tardi e pure lui è finito in via Candiani. Un recordman insomma. Anche perché solo il 6 ottobre gli investigatori del commissariato lo avevano denunciato per una serie di raid commessi alle Bertacchi e alla materna Villa Sioli. A luglio, sempre la polizia, lo aveva identificato come l’autore delle razzie alle scuole Tommaseo, compiute durante le vacanze di Pasqua proprio con Santoro. Tra le vicende giudiziarie più note c’è anche il suo ruolo nella banda di Luana Conforti: a gennaio del 2014 venne condannato a due anni e sei mesi. Arrestato dopo aver scassinato un distributore di gadget erotici, aveva patteggiato la pena. Condannato a otto mesi anche per il pestaggio di un anziano tamponato alla rotonda dei Tre Ponti.
Servizio completo sulla Prealpina di martedì 1° novembre
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