ALLA COMUNALE
Patteggia il rapinatore della farmacia di Arcisate
Un anno e quattro mesi di reclusione, 53enne evita l’accusa di sequestro di persona grazie alla riforma Cartabia

Rapinò la farmacia comunale e chiuse la farmacista in bagno: patteggia un anno e quattro mesi di reclusione. A processo per il colpo dell'11 gennaio 2020 è finito un 53enne, già detenuto per un'altra rapina. Secondo la ricostruzione dell'accusa, l'uomo (difeso dall'avvocato Massimo Ambrosetti di Como) entrò nel negozio e, facendo intendere di avere un’arma sotto il giubbotto, minacciò la titolare ordinandole di dargli i soldi della cassa. La donna, che fu anche presa per i capelli e colpita con un pugno, obbedì e consegnò un migliaio di euro. Poi il rapinatore la chiuse in bagno e scappò.
Quando la farmacista riuscì a liberarsi chiamò il 112 e le forze dell'ordine risalirono al 53enne. Che è stato ora processato per rapina e sequestro di persona. La seconda imputazione però è caduta: con la riforma Cartabia, infatti, il reato è perseguibile solo a querela e la farmacista, risarcita, ha ritirato la denuncia.
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