IL CASO
Pedala e telefona: multa da 120 euro
Stangata della polizia locale: «Il codice è dalla loro, ma il buon senso no»

Era in sella alla sua bici da passeggio, stava percorrendo via Vincenzo Monti davanti alla stazione Nord, teneva una mano sul manubrio e un’altra vicino all’orecchio, impugnando il cellulare. «In quel momento mi ha affiancato una pattuglia della polizia locale, gli agenti mi hanno intimato di fermarmi e riattaccare, poi mi hanno consegnato un verbale da ben 120 euro».
Il bustese Daniele Maino ammette di essersi arrabbiato. E non poco. «Non riuscivo a crederci, mi è sembrata una esagerazione incredibile rispetto a quello che accade sulle nostre strade ogni giorno».
Lui ci mette il nome nel raccontare la storia, pur consapevole che «stando al codice della strada, che ammetto non conoscevo bene per questo aspetto, i vigili hanno tutte le ragioni. Ma a livello di buon senso, proprio no».
L’amarezza non gli scivola via per quanto è avvenuto sabato mattina: «Stavo pedalando tranquillo, in una strada semi-deserta, senza ostacolare il traffico. Mi è parso oltremodo esagerato che chi dovrebbe garantire la nostra sicurezza si metta a inseguire queste cose. Bastava un avvertimento, invece mi ritrovo con una multa enorme da saldare».
Insomma, il ragionamento di Maino verte su una mancanza di equilibrio nel punire i comportamenti: «Capisco sia facile prendersela con una persona in bicicletta. Ma perché il Comune manda in giro i suoi agenti a curare questi aspetti quando ci sarebbe ben altro da sorvegliare? E poi chi amministra la nostra città dovrebbe prima dotare le vie di piste adeguate a chi si sposta a pedali, piuttosto che lasciare questa categoria di utenti della strada in balia dei pericoli e poi scatenarsi con i verbali».
A conferma di quest’ultima frase, c’è una seconda contravvenzione di cui il bustese è stato testimone: «Appena hanno finito con me, hanno bloccato un altro ciclista che procedeva in via Monti contromano e anche lui si è ritrovato una bella sanzione da saldare. Insomma, tolleranza zero contro dei... pericolosi criminali».
Come detto, però, le regole sono queste. Chi protesta fa appello al buon senso, come già avvenne mesi fa quando diversi ciclisti furono multati per essere passati con il rosso. Anche in quel caso parlarono di eccesso di zelo. Ora il dibattito si ripropone.
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